John Grant ha annunciato l’uscita del suo sesto album in studio
The Art Of The Lie verrà pubblicato il 14 giugno dalla Bella Union
Photo Cover: Ari Magg
E’ sempre stata burrascosa la vita di John Grant, artista arrivato relativamente tardi al successo e che ha dovuto fare i conti con una spirale autodistruttiva che ha comportato, tra le altre cose, dipendenze da cocaina e alcol. Già dall’adolescenza in Colorado aveva dovuto far fronte all’omofobia di molti coetanei, pronti a guardarlo con odio e disgusto. La cosa gli ha comprensibilmente provocato uno stato di ansia dovuto dal dover continuamente controllare i suoi comportamenti, che ha avuto un’influenza importante sulla sua vita. Già da giovane Grant era appassionato di musica, ascoltava i Cure, Siouxsie and the Banshees, i Cocteau Twins, Dead Can Dance, Alien Sex Fiend, Bauhaus e New Order. Dopo un periodo in Germania, Grant è tornato in Colorado, e ha creato una band, gli Czars, ammirata dalla critica, ma per lo più ignorata dal pubblico. Dopo sei album in studio gli Czars si sono sciolti nel 2004. A quel punto ha cercato diversi lavori saltuari: commesso in un negozio di dischi, steward su un aereo (Grant parla correttamente cinque lingue), e poi traduttore professionista. Ma la sua passione è sempre rimasta la musica, l’unica cosa che poteva salvarlo dalla dipendenza da alcool, droga e sesso.
La produzione solista di Grant sta per arrivare al sesto album in studio. La sua etichetta, la Bella Union, ha annunciato che The Art Of The Lie verrà pubblicato il 14 giugno.
Per accompagnare l’annuncio Grant ha condiviso un trailer dell’album che contiene il primo singolo dal ritmo irresistibilmente funky intitolato “It’s A Bitch”, disponibile da oggi su tutte le piattaforme di streaming. Commentando il brano Grant ha detto: “È stato uno spasso realizzare questo brano che vuole solo divertirsi con le parole, i synth, i ritmi drogati e le linee di basso e anche prendere in giro il malessere post-COVID. Inoltre, la gente può riflettere su cosa sia un ‘hesher’. Mi piaceva andare in sala giochi negli anni ’80 e vedere gli heshers più sexy tenere banco giocando a Tempest, Stargate, Robotron e Asteroids, mentre ascoltavano a tutto volume gli Iron Maiden e i Rush con i loro walkman”.
Grant ha paragonato i contenuti musicali di The Art of the Lie alla sontuosa colonna sonora di Bladerunner di Vangelis o ai Carpenters se John Carpenter ne facesse parte. Pur essendo innegabilmente un disco di John Grant, in cui l’umorismo si fonde con la tragedia, la rabbia con la compassione, il nuovo album ha un’ambizione musicale e un coraggio che bilanciano i suoi momenti più politici e personali. Durante la realizzazione del nuovo disco, John Grant ha pensato molto ai dischi che hanno avuto un effetto profondo su di lui: “La prima volta che ho ascoltato Time Its Time, l’ultima canzone di The Colour Of Spring dei Talk Talk; oppure The Night of the Swallow di Kate Bush, su The Dreaming; o ancora, parte del materiale di Jane Siberry su The Speckless Sky o qualsiasi cosa dei Cocteau Twins o dei Dead Can Dance; sono stati momenti importanti per me nella musica. E naturalmente c’è un po’ dello spirito dei Devo in tutto quello che faccio, in un modo o nell’altro. C’è un sacco di umorismo incredibile nella loro musica, ma sapevano anche essere seri come un attacco di cuore. Credo che questo sia uno dei temi importanti della mia vita: si tratta di momenti e della capacità di riconoscerli e di esserci dentro mentre accadono, nonostante tutto il resto. È come essere in un taxi, la situazione più normale del mondo, e vedere la grandezza, il peso e la maestosità di una grande città che passa, fissandola con stupore. L’assurdità del mondo esterno contrapposta a quella del mondo interno. Questo mi affascina, la capacità di catturare ciò che si prova realmente ad essere un essere umano”.
Inoltre, Grant ha annunciato un ampio tour nel Regno Unito e in tutta Europa per ottobre e novembre, le cui date sono disponibili qui.
The Art Of The Lie è un doppio album disponibile in edizione vinile rosa e nero e in alcuni negozi selezionati, tra cui Bandcamp, è disponibile anche una stampa limitata autografata.
Qui sotto trovi il video di “It’s A Bitch” e la copertina del nuovo album
The Art Of The Lie è già disponibile per il pre-order a questo link.
