Black Velvet verrà pubblicato il 9 novembre
La Dunham Records vuole celebrare la vita straordinaria di Charles Bradley con un questo album postumo che abbraccia l’intera carriera dell’interprete soul prematuramente scomparso lo scorso anno.
Il 5 novembre 2018 Charles Bradley festeggerebbe il suo 70° compleanno. Per celebrare degnamente la sua vita straordinaria, la Dunham Records, sussidiaria della Daptone, pubblicherà il suo quarto ed ultimo album, Black Velvet, il 9 novembre. All’interno dell’album ci saranno 10 nuove canzoni mai incluse prima nei suoi album.
Black Velvet è la celebrazione di Charles Bradley. Amorevolmente assemblato dai suoi amici e familiari alla Dunham/Daptone Records, include quattro brani completamente nuovi registrati durante le sessions di ciascuno dei suoi tre album, presenti nei solchi di Black Velvet per la prima volta in tutta la loro gloria.
Anche se cronologicamente il materiale abbraccia l’intera carriera di Charles Bradley, questa non è un’antologia, un greatest hits o una compilazione di altre rielaborazioni delle canzoni che lo hanno reso famoso. Al contrario, questo album è una profonda esplorazione degli angoli meno frequentati dell’universo soul che Charles e il suo produttore, co-autore e amico di lunga data Tommy “TNT” Brenneck hanno creato insieme in studio durante la loro partnership decennale.
Black Velvet era lo pseudonimo con cui Charles Bradley si esibiva a NYC, per sbarcare il lunario, come clone di James Brown. proprio durante una di quelle serate come Black Velvet, Gabriel Roth aka Bosco Mann co-fondatore della Daptone Records (nonchè bassista e produttore di Sharon Jones & The Dap-Kings), lo nota e si convince che Bradley è assolutamente perfetto per entrare nel roster della sua etichetta, un personaggio ed una voce ideale per il revival funk/soul che tuttora non conosce crisi. Roth lo presenta a Thomas Brenneck, chitarrista della Menahan Street Band: il resto è storia. Nel 2011, a 62 anni suonati, esce il suo album di esordio No Time For Dreaming, ed è subito un successo di critica e pubblico. Bradley esce dall’anonimato e diventa un’icona, un simbolo di chi, dopo aver lottato per tutta una vita per uscire dal buio di una vita insoddisfacente, alla fine ce la fa, addirittura suonando in quell’Apollo Theatre che lo aveva visto spettatore elettrizzato di un dirompente James Brown molti anni prima.
Tra le 10 canzoni del disco troveremo un duetto con LaRose Jackson chiamato “Luv Jones”, una versione alternativa registrata con la band al completo di “Victim of Love”, e tre covers: “Stay Away” dei Nirvana, “Heart of Gold” di Neil Young, e “Slip Away” di Sixto Rodriguez. La title track è uno strumentale della Menahan Street Band cui Bradley non ha fatto in tempo ad incidere la parte vocale.
La Dunham ha condiviso il video del singolo “I Feel a Change”. La canzone viene dalla sessions del secondo album Victim of Love, impreziosita da organo e fiati aggiunti successivamente. Il suo produttore, co-autore e amico di lunga data Tommy “TNT” Brenneck, ha detto parlando della canzone: “Il testo è Charles al 100%. Personale ma astratto. Direttamente dal cuore. Lui amava veramente l’espressione ‘going through changes’ già alcuni anni prima che registrassimo la nostra versione di “Changes” del Sabbath con la Budos Band. Purtroppo Charles non ha avuto modo di ascoltare la versione finale di questa bellissima canzone.”
Ascolta la canzone attraverso il video musicale in bianco e nero, che mette insieme varie clip che ripercorrono l’intera carriera di Charles Bradley, qui sotto insieme all’artwork ed alla tracklist.
Black Velvet
01. Can’t Fight The Feeling
02. Luv Jones
03. I Feel A Change
04. Slip Away
05. Black Velvet
65. Stay Away
07. Heart Of Gold
08. (I Hope You Find) The Good Life
09. Fly Little Girl
10. Victim Of Love (Electric Version)