Mark E Smith, leader dei The Fall e icona del movimento post-punk britannico aveva 60 anni
Lo scorso agosto il gruppo aveva annullato alcuni concerti dopo che Smith era stato ricoverato per problemi alla gola e al sistema respiratorio. Nato a Broughton, Salford, Lancashire, Smith si trasferisce a Manchester, rimanendo folgorato da un concerto dei Sex Pistols nel giugno del 1976 alla Free Trade Hall. Smith ha formato i The Fall, a 19 anni insieme agli amici Martin Bramah, Una Baines e Tony Friel. Proprio il bassista Friel suggerì il nome del gruppo prendendo in prestito il titolo di in romanzo di Albert Camus. Tutti i membri originari dei The Fall lasciarono la band nel 1979, lasciando il futuro del gruppo in mano al solo Smith, intorno al quale si avvicenderanno ben 66 musicisti fino al 2017.
I The Fall sono stati una delle band di culto e più importanti della scena post-punk britannica, di cui faranno parte band come Joy Division e Buzzocks. Carattere difficile come dimostrano i cambiamenti all’interno della band, Smith è stato un intellettuale scettico nei confronti dell’arte in generale. La sua musica e le sue liriche erano intense, ripetitive, pervase da uno scuro senso dell’umorismo. Ha guidato il suo gruppo per 40 anni, senza mai avere un successo planetario, ma riscuotendo sempre il favore della critica e del suo fedele seguito di fans. New Facts Emerge, è stato il suo ultimo album in studio, uscito nel 2017 con una formazione che incredibilmente lo accompagnava stabilmente da 10 anni. Peter Greenway (chitarra), David Spurr (basso) e Keiron Melling (batteria), facevano parte dei The Fall da Imperial Wax Solvent (2008) insieme alla moglie di Smith, la tastierista Elena Poulou, uscita dalla band nel 2016.
Nel marzo del 2017 appena compiuto 60 anni, la BBC aveva dato erroneamente la notizia della sua morte, scatenando la sua velenosa ironia. Amante del sovrannaturale e di autori come Arthur Mache, H.P. Lovecraft e Philip K. Dick, nel 2008 era uscita la sua autobiografia Renegade: The Gospel According to Mark E. Smith, scritta insieme ad Austin Collins. Ci mancherà il suo crudo sarcasmo, la sua visione musicale sghemba e affascinante che ha influenzato negli ultimi 40 anni molti gruppi dai Pavement agli LCD Soundsystem. Sarebbe impossibile citare tutti i gruppi influenzati in qualche modo da una delle più grandi band della storia. Ciao Mark, la tua visione musicale e la tua lingua tagliente ci mancheranno moltissimo