A 34 anni dall’uscita, la Fire Records annuncia la ristampa del controverso capolavoro dei Royal Trux
Twix Infinitives verrà pubblicato il 14 giugno
Photo Cover: Pennie Smith
“Un’ora frammentaria di rumori stridenti, urla, riff stonati e ritmi fuori tempo che, a seconda del punto di vista, è o una decostruzione brillantemente provocatoria della musica rock o il suono di due persone completamente fuori di testa”. (The Guardian)
Una celebrazione essenziale del definitivo duo “lo-fi”, “maschile/femminile”, che è stato il riferimento e l’ispirazione del genere rock “Made in America with little money”, ovvero “indipendente”. Il duo che si è rifiutato di rispettare le regole dentro e fuori dal palco, lasciando un’eredità che non ha eguali da ammirare, i Royal Trux annunciano un contratto di catalogo che copre tutta la loro carriera con la Fire Records.
Il famigerato e influente duo formato da Jennifer Herrema e Neil Hagerty approfondirà il proprio catalogo con una serie completa di ristampe, riportando alla luce i loro archivi e rivisitando ciò che li ha resi un punto di riferimento così irresistibile per i loro contemporanei e imitatori. Riproponendo la loro prolifica produzione in una nuova serie di vinili monocromatici che coprono il periodo 1988-1993, iniziano con il loro capolavoro di rock destrutturato Twin Infinitives (in uscita il 14 giugno) e con un’uscita esclusiva (ancora da annunciare) per il Record Store Day di quest’anno.
Che cosa sono i Royal Trux?
Una vecchia VHS “Frockumentary” dei primi anni ’90 ci ha fatto sorgere questa domanda, e quasi 33 anni e 1/3 dopo, la domanda è ancora valida.
Beh, per un momento cerchiamo di capire…
L’omonimo film mostra il duo Neil Hagerty e Jennifer Herrema in tour attraverso gli Stati Uniti nelle vesti di adolescenti strafatti con la missione di cambiare le menti, rivelare verità e consacrare un’etichetta discografica (Drag City) con uno dei loro numerosi progetti “fuori dagli schemi” e senza compromessi. Pubblicando senza sforzo e in modo prolifico film, romanzi, fumetti, anelli, spot televisivi e biscotti della fortuna con largo anticipo rispetto all’attuale gioco del “branding” onnicomprensivo, oggi così generalizzato, i Royal Trux sono stati pionieri e influencer, prima che quest’ultimo termine venisse coniato.
I Royal Trux sono stati a lungo incompresi da molti, eppure i tentativi di attingere alla rara essenza del duo sono stati numerosi. Essere il “real deal” era la loro magia, e la magia, essendo inafferrabile, li ha mantenuti “Ahead of the Pack and Against the Grain” fino ad oggi, dato che le loro vecchie registrazioni sono ancora attuali come tutto ciò che viene pubblicato recentemente. Il suono della band evoca slittamenti tettonici da un momento all’altro: il loro “ottuso album sperimentale” in realtà si è trasformato nel secondo Twin Infinitives; la band si è poi affinata e ha ridotto le proprie sonorità per il country-blues con chitarra acustica del terzo disco senza titolo; ringraziando poi già dal titolo (Thank You) tutti i soldi e la gloria post lo-fi dei dischi Virgin a metà degli anni Novanta, prima di gettare nel cesso le loro e le nostre aspettative con il capolavoro incompreso Sweet Sixteen del 1997, apice della loro carriera.
Un anno più tardi, il loro piede era pesantemente sull’Accelerator, trovando poi un ulteriore successo con il loro disco più spettacolare, capace di toglierti le cuffie dalla testa, un disco ultra-compresso capace di dare inizio alla festa, accettando finalmente nel 1999 il loro ruolo di Veterans Of Disorder. Un anno dopo con Pound For Pound, diventano la più grande boogie band sperimentale sopravvissuta.
Se volete tornare a scuola per imparare a conoscere la musica, a ingegnerizzarla, scriverla, registrarla e allo stesso tempo farla a pezzi in una magistrale decostruzione, per ascoltare il miglior duo di produzione all’interno del gioco, per liberarvi e asciugarvi anche una lacrima, non dovete cercare (e ascoltare, questo è fondamentale) altro che i Royal Trux. Mentre il loro iconico look dissoluto è la cosa che molti poveri imitatori hanno cercato di rubargli, i suoni sono sempre stati pionieristici e veramente ispirati, ma molto, molto più difficili da raggiungere per chiunque altro, poiché quei suoni appartengono esclusivamente alle uniche e straordinarie menti di Jennifer Herrema e Neil Hagerty.
Avendo lavorato in studio con Neil, ho visto una persona che sa ESATTAMENTE che disco sta facendo, quali saranno tutte le parti e quali dovranno diventare, dal momento in cui entra nella stanza (e prima ancora, naturalmente, dal momento in cui la musica viene concepita). Ho anche avuto il privilegio di lavorare a due registrazioni completamente diverse con Jennifer, una in cui si è spinta al massimo della sperimentazione elettronica, al di là delle mie aspettative, e un’altra in cui ha cantato in modo così dolce e tenero il testo di “I Bet You” dei Funkadelic (antenati dei Royal Trux) e ha davvero unito il tutto con il necessario collante di cui aveva bisogno il brano.
Sarà per voi un piacere d’ascolto e un momento davvero emozionante per tutti, ascoltare le rimasterizzazioni di questi meravigliosi, strani e insuperabili dischi classici. Se siete molto fortunati, sarà la vostra prima volta, o se siete già convertiti, la millesima volta. In ogni caso, vi esorto e vi incoraggio a entrare nel multiverso armonico della loro musica.
Alexis Taylor (Hot Chip), 2024
La ristampa di Twin Infinitives è già disponibile per il pre-order a questo link.