Laura Veirs torna con un album energetico e di rinascita umana ed artistica
”Found Light” , il suo dodicesimo lavoro, uscirà il’8 Luglio per la Bella Union
Laura Veirs ha annunciato l’uscita del suo nuovo album, Found Light, che verrà pubblicato l’8 luglio dalla Bella Union ed è già disponibile per il preordine qui. Sebbene sia tecnicamente il dodicesimo LP in studio dell’artista di base a Portland, Oregon, in qualche modo potrebbe essere comparato ad un nuovo esordio. per la prima volta la Veirs co-produce un suo album (insieme a Shahzad Ismaily), e prova ad abbracciare un’indipendenza artistica che non aveva mai conosciuto prima. Il singolo principale “Winter Windows”, pieno di chitarre energiche e fuzzed-out e percussioni trainanti, è una vetrina di questa liberazione femminista, e il suo video giocoso vede la Veirs ballare nel suo seminterrato, uno specchio perfetto dell’esperienza catartica che si trova nell’album. “Mi piace come questo video è riuscito a catturare i sentimenti di libertà, forza e stranezza, nonostante il testo di questa canzone sia piuttosto pesante in alcuni punti”, ha spiegato la Veirs. “Spero che questo video trasmetta la fiducia e il senso di vitalità che sento ora come donna solitaria nel mondo dopo due anni e mezzo difficili in cui sono passata attraverso il mio divorzio e la pandemia”.
La canzone è incentrata soprattutto “sulla forza delle madri e soprattutto sul potere che le donne che collaborano hanno di modellare le loro vite e le vite dei bambini. Parla di noi che prendiamo le redini della vita e condividiamo la nostra luce e il nostro potere interno. Credo che questi raggi di forza risuonino verso l’esterno e favoriscano l’amore che viene trasmesso attraverso le generazioni. È stato divertente allungare la mia voce sul ritornello alto verso la fine. Questa canzone arriva alle mie radici punk ma allo stesso tempo rappresenta un approdo sicuro e attuale per la mia vita in questo momento”.
Se nel 2020 My Echo, scritto e mixato poco prima della sua separazione del 2019 dal marito, nonché il suo produttore di lunga data e il padre dei suoi due figli, era l’album del divorzio della Veirs, Found Light parla di quello che succede dopo un momento così difficile. La separazione aveva in qualche modo messo in discussione la sua identità di artista: quella parte di lei, che sembrava indissolubilmente intrecciata al suo partner per così tanto tempo, sarebbe sparita dopo la separazione? Sarebbe mai stata in gradi di comporre musica di nuovo? Storicamente, la Veirs si occupava degli elementi fondamentali delle sue canzoni (scrittura e voce) ma lasciava sempre le decisioni di arrangiamento e produzione al suo compagno, fino alla tracklist finale. Sebbene fosse co-proprietaria di uno studio insieme a lui, aveva sempre lasciato le redini del mixer al marito, e non aveva mai suonato la chitarra e cantato contemporaneamente in fase di registrazione. Nonostante avesse pubblicato una dozzina di album, la domanda che gli frullava in testa era: “Sarò mai in grado di fare un album senza di lui?”.
Found Light già dal titolo risponde alla domanda con un assoluto sì! Dopo una serie di brevi sessioni (alcune con Dave Depper, polistrumentista dei Death Cab for Cutie, altre da sola a casa sua), la Veirs ha prenotato i Jackpot Studios di Portland, poi ha chiamato il suo vecchio amico Ismaily e gli ha chiesto di partecipare. La collaborazione in studio è stata semplice, Ismaily gli ha offerto i suoi consigli e le sue intuizioni ma allo stesso tempo le ha dato spazio per fare le sue scelte e invitare i suoi ospiti, come Sam Amidon e Karl Blau. Ha finalmente cantato mentre suonava la chitarra, realizzando forse per la prima volta che era davvero brava in qualcosa che aveva fatto per la maggior parte della sua vita.
Laura Veirs ha passato mesi a dubitare di se stessa, a dubitare della sua capacità di fare un album senza l’egida del suo ex compagno. Ma dopo il divorzio, ha iniziato a scrivere, a fare esercizio, a dipingere, a suonare e a frequentare altre persone, sia dal punto di vista romantico che artistico. Ha scoperto nuovi lati di se stessa, e anche riscoperto quelli che aveva perso. In entrambi i casi, ha trovato una nuova luce. Found Light è un documento provocatorio di tutto questo, dai suoi dipinti che lo adornano ai suoi racconti di amanti e disgrazie e realizzazioni. Nonostante la tristezza e la sofferenza che hanno provocato, queste 14 tracce sono in definitiva un testamento all’ispirazione dell’indipendenza, al plasmare nuove possibilità per se stessi anche dopo una grande perdita. Found Light ci ricorda che siamo sempre capaci di qualcosa di più.
Guarda la tracklist e il video del primo singolo qui sotto.
01. Autumn Song
02. Ring Song
03. Seaside Haiku
04. Naked Hymn
05. My Lantern
06. Signal
07. Can’t Help But Sing
08. Eucalyptus
09. New Arms
10. Sword Song
11. Time Will Show You
12. T & O
13. Komorebi
14. Winter Windows