Il chitarrista dei Gang Of Four aveva 64 anni
I componenti della band hanno dato l’annuncio sul loro profilo social ufficiale
Era il leader della band più politicizzata e tra le più importanti della scena post-punk britannica. Andy Gill, chitarrista e fondatore dei Gang Of Four, è morto il 1 febbraio in un ospedale di Londra all’età di 64 anni dopo una breve malattia respiratoria contratta nello scorso autunno durante il tour in Asia. Era nato a Manchester il 1 gennaio 1956, ma aveva fondato la sua band a Leeds, dove si era trasferito con la famiglia, insieme ad altri tre studenti universitari: Jon King (voce), Dave Allen (basso) e Hugo Burnham (batteria).
I quattro seppero dare subito una precisa identità e direzione al loro lavoro, scegliendo un nome abbastanza provocatorio per l’epoca. Gang Of Four infatti era il soprannome dispregiativo affibbiato ai leader del gruppo rivoluzionario culturale cinese che rimase alla guida del paese fino a poco dopo la morte di Mao, avvenuta nel settembre 1976, quando il nuovo premier cinese decise di arrestarli. I componenti del gruppo si incontrano al college e sono stati un vero prodotto della cultura universitaria di sinistra diventando presto il cardine della scena di Leeds, affiancata da compagni di strada come Au Pairs e Mekons, tutti dotati di una forte coscienza politica di sinistra.
La band aveva deciso, pur essendo teoricamente rivoluzionaria, di avere la maggior visibilità possibile all’esordio, e tra le tante etichette interessate, decise di accasarsi presso la EMI, major che aveva grande distribuzione e identità politica neutra. Neutra sicuramente non era la copertina del loro memorabile album di esordio, pubblicato nel 1979. L’artwork di Entertainment!, ideato e disegnato dal cantante Jon King e dallo stesso Gill mostra in tre sequenze la stretta di mano tra un cowboy e un nativo americano. E mentre il primo pensa con il sorriso sulle labbra quanto con quel gesto abbia costretto il pellerossa ad un becero sfruttamento, il secondo non immagina nemmeno quello che succederà successivamente. L’aperta accusa verso ogni tipo di colonialismo e sfruttamento trova il suo contraltare musicale tra i solchi dell’album. Basti ascoltare un brano come il primo folgorante singolo “Damaged Goods”: il suono potente del basso, e quello volutamente scarno e abrasivo della chitarra. Una produzione in studio, che voleva evitare il riverbero e la potenza del loro live-act per privilegiare una sensazione di abrasività secca. Uno dei dischi essenziali della storia del post-punk.
L’annuncio della scomparsa è stato dato sui social network dai suoi nuovi compagni di band John Sterry, Thomas McNeice e Tobias Humble: “Non è facile dare questa notizia, ma il nostro amico e Leader Supremo è morto. L’ultimo tour di Andy in novembre è stato il suo unico modo per dire addio: con una Stratocaster al collo, facendo urlare il suo feedback e assordando le prime file. La sua visione artistica senza compromessi e la sua dedizione alla causa hanno fatto in modo che lui ascoltasse i mix per il disco in arrivo, e pianificasse il tour successivo anche dal suo letto d’ospedale. Ma per noi, era nostro amico – e lo ricorderemo per la sua gentilezza e generosità, la sua temibile intelligenza, le sue pessime battute, le storie folli e le innumerevoli tazze di tè Darjeeling. Ed è stato anche un po’ un genio. Uno dei migliori in assoluto, la sua influenza sul suono della chitarra e i suoi processi creativi sono stati fonte d’ispirazione tanto per noi, quanto per chiunque abbia lavorato insieme a lui ed abbia ascoltato la sua musica. E i suoi album e il suo lavoro di produzione parlano da soli. Andate a fargli fare un giro sul piatto per lui … Ti vogliamo bene amico. John, Thomas e Tobias”.
Insieme ai Gang Of Four, Gill ha inciso 10 album raggiungendo l’apice della creatività con i primi due lavori: il già citato Entertainment! e il successivo Solid Gold del 1981. L’ultimo lavoro del gruppo, Happy Now, è del 2019. A caratterizzare il sound del gruppo era stata proprio la chitarra nervosa di Andy Gill, unita ai testi straordinari di Jon King, Nonostante il plauso di critica e pubblico, la progressiva accessibilità del sound e il tentativo di Gill e King di scalare le classifiche britanniche, i Gang Of Four sono rimasti per anni la classica band di culto, rispettata ed amata da gruppi che hanno raggiunto una ben più grande notorietà come Fugazi, R.E.M., Nirvana, Rage Against the Machine. Gill è stato anche produttore di altri artisti e band come Red Hot Chili Peppers, Jesus Lizard, Stranglers, Futureheads, Therapy?, Killing Joke e The Young Knives.
Dopo la reunion con la formazione originale del 2004, con un grande successo di critica e pubblico, Gill era tornato a tempo pieno con i Gang Of Four, fino a diventarne l’unico depositario dopo l’abbandono di tutti i suoi compagni. Il suo perfezionismo come chitarrista e compositore lo aveva portato anche a superare l’abbandono del cantante originale Jon King, trovando una nuova line-up che aveva abbracciato lui e la storica sigla fino alla pubblicazione di Happy Now nell’aprile 2019, ultimo sussulto di un artista memorabile dalla grande coscienza politica e dalle rare intuizioni musicali, cosa sempre più rara in questi tempi dove ad un movimento così importante sociologicamente e musicalmente come il punk viene associato con troppa facilità e faciloneria un personaggio triste e mediocre (ad essere generosi) come Achille Lauro. Ciao Andy.