Gregg Allman è morto. La notizia è stata confermata con una nota sul suo personale sito web, che dichiara che il decesso è avvenuto “serenamente nella sua casa di Savannah, in Georgia.” Il cantante, autore e tastierista della Allman Brothers Band, che ha avuto una prolifica carriera solista, aveva 69 anni. Allman aveva combattuto negli ultimi anni con una serie di problemi di salute. Nel 2007 gli era stata diagnoscticata l’epatite C e nel 2010 aveva dovuto subire un trapianto di fegato. Durante lo scorso anno aveva dovuto cancellare una serie di concerti pianificati per concentrarsi solo sulle sue condizioni di salute e un tour già pianificato nel corso del 2017 era stato di nuovo annullato per il peggiorare delle sue condizioni di salute.
Gregg Allman era nato nel 1947 a Nashville. Dopo aver suonato in diverse band con il fratello Duane, nel 1969 insieme fondarono la Allman Brothers Band, pubblicando il loro album di esordio nello stesso anno. Considerati i padri del southern rock, la band riusciva a fondere il rock con elementi jazz, blues e country, raggiungendo un successo enorme con il loro album live del 1971 At Fillmore East. Ma il destino non è mai stato amico della band, appena tre mesi dopo la pubblicazione dell’album Duane morì in un incidente motociclistico ad appena 24 anni. Appena un anno dopo, l’11 novembre 1972, a soli tre isolati di distanza dal luogo dell’incidente di Duane, Berry Oakley, il bassista della band, morì a 24 anni anche lui per un incidente motociclistico. Dopo la morte del fratello, Gregg continuò con altri musicisti sotto il nome di Allman Brothers Band sciogliendo il gruppo nel 1976. Ci furono diverse riunioni, l’ultimo concerto a nome Allman Brothers Band fu nel 2014.
Il primo album di Gregg solista fu Laid Back uscito nel 1973, mentre il più recente è stato Low Country Blues uscito nel 2011. Nel 1975, ha sposato Cher. La coppia ebbe un figlio e fece uscire nel 1977 un album insieme intitolato Two the Hard Way prima di divorziare nel 1978. Allman ha lottato con l’abuso di alcool e droghe per quasi tutta la vita, una volta in un’intervista ha dichiarato di essere entrato in un istituto di riabilitazione per ben 17 volte. Nel 2012 ha pubblicato la sua biografia intitolata My Cross to Bear.
La famiglia ha chiesto di rendere omaggio a Gregg Allman facendo donazioni al Gregg Allman Scholarship Fund alla University of Georgia oppure alla Allman/Lehman Endowed Scholarship alla Syracuse University.