Bill Callahan torna dopo appena un anno
Gold Record verrà pubblicato dalla Drag City il 4 settembre
Ho sempre amato le canzoni in bassa fedeltà, pervase da un ambientazione decadente, da una malinconia che non raramente viene attraversata da un pungente sarcasmo. Bill Callahan ad inizio carriera amava nascondesi dietro al moniker di Smog, ma dal 2007, dopo aver rilasciato diversi album notevoli tra cui il capolavoro Julius Caesar, ha deciso di firmarsi semplicemente con il suo vero nome. Esponente di punta di un certo tipo di cantautorato lo-fi insieme a Will Oldham o al compianto Jason Molina, Callahan ha sempre continuato a sfornare album mai meno che eccellenti, come lo splendido Dream River, pubblicato nel 2013. Le sue composizioni sono semplici ma mai banali, suonate in punta di dita, sussurrate, attraversate da anni di folk, country, da storie di vita vissuta da raccontare con intelligente sarcasmo.
Dopo sei anni di silenzio, Bill è tornato nel 2019 con Shepherd In A Sheepskin Vest, un album lungo, impegnativo ma appagante che racchiude ben 20 tracce molto rilassate ed intimiste. Nel frattempo il nostro eroe si è sposato con la fotografa e regista Hanly Banks e quattro anni fa la coppia ha accolto in famiglia il figlio Bass. L’essere diventato marito e padre ha avuto un notevole effetto anche sulla sua prolificità di autore che notoriamente non è mai stata il suo forte. Fortunatamente Callahan non ci farà aspettare tanto come in precedenza e ha annunciato la pubblicazione di un nuovo album intitolato Gold Record ad un solo anno di distanza dal precedente. Il disco, registrato insieme al chitarrista Matt Kinsey e al bassista Jamie Zurverza. verrà pubblicato il prossimo 4 settembre dalla Drag City. Tra le 10 tracce incluse nel nuovo lavoro c’è anche spazio per una rilettura della sua “Let’s Move To The Country”, brano già pubblicato a nome Smog nel 1999 all’interno dell’album Knock Knock. Bill Callahan condividerà una nuova canzone ogni lunedi partendo dal 19 giugno fino al completamento della scaletta. Guarda qui sotto l’artwork e la tracklist di Gold Record.
GOLD RECORD
01. Pigeons
02. Another Song
03. 35
04. Protest Song
05. The Mackenzies
06. Let’s Move to the Country
07. Breakfast
08. Cowboy
09. Ry Cooder
10. As I Wander