Timeline del 2 Ottobre
Timeline è un viaggio a ritroso nel tempo per rivivere cosa è accaduto oggi nella storia della musica
Ogni giorno ha una storia da raccontare: un compleanno, una scomparsa prematura o dolorosa, un aneddoto divertente, la pubblicazione di un disco. Timeline vi racconta quotidianamente (o quasi) tutti i retroscena della storia del rock.
1945
Nasce a New Rochelle, New York, Donald “Don” McLean III, cantante e cantautore. Ha raggiunto il grande successo nel 1971, con l’album American Pie e con il singolo omonimo ispirato dalla morte di Buddy Holly, che arrivò in vetta alla classifica sia in USA che in GB. In Italia McLean ha avuto un breve periodo di notorietà nel 1973 con il brano “Vincent”, ispirato alla vita ed all’opera di Vincent van Gogh, che venne utilizzato come sigla del seguitissimo giallo televisivo Lungo il fiume e sull’acqua.
1949
Nasce a Lexington, Kentucky, Richard Lester Meyers più conosciuto come Richard Hell (foto di copertina), bassista, cantante, compositore, scrittore e attore. Ha fatto parte di famosi gruppi proto-punk quali Television, The Heartbreakers, The Voidoids e Dim Stars. Soprattutto nel 1977 con l’album Blank Generation uscito a nome Richard Hell & The Voidoids, è stato fonte di ispirazione per generazioni di punk bands. Conclusasi la parabola dei Voidoids, Hell si ritirò completamente dal mondo della musica dandosi alla letteratura. Riapparve brevemente ad inizio anni novanta per esibirsi nei Dim Stars con i quali pubblicò un album nel 1992.
1950
Nasce in Inghilterra a Portsmouth, Hampshire, Mike Rutherford, membro fondatore, bassista e chitarrista ritmico dei Genesis. Dopo l’abbandono di Steve Hackett nel 1977 è diventato chitarrista solista in studio a partire da …And Then There Were Three… nel 1978. È entrato nel 2010 nella Rock and Roll Hall of Fame come membro dei Genesis. Nel 1985 ha fondato la band Mike + The Mechanics con cui ha avuto un discreto successo commerciale.
1951
Nasce a Wallsend, Tyne & Wear, Gordon Matthew Thomas Sumner più noto come Sting, bassista, autore, cantante e attore. È stato fondatore, bassista e cantante dei The Police dal 1977 al 1984 prima di iniziare una lunga e fortunata carriera solista. In carriera ha ricevuto 16 Grammy Awards e ha venduto più di 100 milioni di dischi.
1967
Tutti e sei i membri dei The Grateful Dead vengono arrestati dagli agenti della narcotici per possesso di marijuana nella famosa casa della band al 710 Ashbury Street House di San Francisco, California.
1969
Nasce a Dunstable, Bedfordshire, Damon Michael Gough più conosciuto come Badly Drawn Boy, cantante e songwriter. Dopo il successo dei primi EP, il debutto su album avviene con The Hour of Bewilderbeast nel giugno 2000. L’album è acclamato dalla critica, vende 300.000 copie e fa vincere a Damon Gough il Mercury Music Prize per l’anno 2000. Dopo una breve pausa, Damon Gough lavora alla colonna sonora del film About A Boy dei fratelli Weitz, tratto dall’omonimo romanzo di Nick Hornby. Impressionato dai suoi precedenti, è lo stesso Nick Hornby a chiedere la collaborazione di Damon Gough, che si cimenta tutto da solo nel lavoro. Dall’album vengono estratti tre singoli: “Silent Sigh”, “Something To Talk About” e “You Were Right”. Nel maggio 2020 dopo un lungo silenzio discografico, ha pubblicato un nuovo album intitolato Banana Skin Shoes.
1970
I Pink Floyd pubblicano il loro quinto album Atom Heart Mother, che sarà anche il loro primo N°1 in Gran Bretagna. È uno dei primi album pubblicati da una major (EMI) a non recare il nome del gruppo sulla copertina che raffigurava una mucca in un prato. Il grafico Storm Thorgerson della Hipgnosis ebbe il compito di confezionare la copertina del disco. Thorgerson si recò nella campagna a nord di Londra, immortalando alcuni splendidi esemplari bovini: la mucca vincitrice (con tanto di pedigree) era una frisona di nome Lulubelle III appartenente al signor Arthur Chalke, che in seguito proverà invano a chiedere un compenso. Massiccio fu il lavoro in fase di mixaggio, opera di Peter Bown e Alan Parsons (allora giovane ma promettente assistente). Il disco apre la seconda fase della storia dei Pink Floyd e segna un punto di svolta nella loro carriera. Per abbandonare l’immagine di rock spaziale-psichedelico dei lavori precedenti, il gruppo tornò in studio dopo numerosi concerti intento a costruirsi una nuova immagine. Sebbene privo di un punto focale l’album diede buoni risultati nelle vendite, raggiungendo la prima posizione nella classifica inglese e la posizione 55 in quella americana. La potenza dell’immagine in copertina ha fatto discutere per mesi i dj dell’epoca sul significato che potesse avere. Nel 1994 è diventato disco d’oro.
1971
Rod Stewart inizia le sue cinque settimane in vetta alla classifica dei singoli negli USA con “Maggie May / Reason To Believe”, il suo primo N°1 da solista. Anche l’album Every Picture Tells A Story arriva nello stesso giorno in vetta alle classifiche degli album sia in USA che in Gran Bretagna.
1982
1995
Gli Oasis pubblicano il loro secondo album (What’s The Story), Morning Glory, che entra nella classifica britannica direttamente al N°1. L’album ha venduto più di 18 milioni di copie in tutto il mondo, e ha vinto il premio come “Best British Album of the last 30 Years” ai Brit Awards del 2010. È il terzo album più venduto di sempre nella storia del Regno Unito. I singoli estratti dall’album furono tutti grandi successi commerciali e di critica nel Regno Unito. “Some Might Say” e “Don’t Look Back in Anger” raggiunsero la posizione numero uno della Official Singles Chart. “Wonderwall” e “Champagne Supernova”, invece, arrivarono alla posizione numero uno nella statunitense Alternative Songs e furono certificate entrambi singoli d’oro.
Noel aveva definito il sound dell’album come “riot music”. Per la copertina si decise di prendere spunto da questo concetto. L’idea iniziale pensata dall’art director Brian Cannon, fu quella di una persona seduta su un tavolo vicino a una bomba in cucina che stava prendendo fuoco. Noel scartò la proposta chiedendo a Cannon se avesse mai sentito “Wonderwall”. Allora si pensò a un concetto che Gallagher amava riprendere spesso, cioè che nella vita non ci sono sufficienti risposte, ma tante domande. Tenendo contò di ciò, Brian disegnò una copertina in netto contrasto con quella dell’album precedente. Si decise di non usare la band ma due ragazzi anonimi ripresi in modo sfocato, che camminavano per una strada, in modo tale da creare un alone di mistero intorno.
Si decise di ambientare il tutto in una strada strategica per i collezionisti musicali londinesi e non solo: Berwick Street, più precisamente tra i due negozi di dischi Sister Ray e Reckless Records. Cannon e il suo fotografo Michael Spencer Jones si svegliarono alle 4:30 di mattina per recarsi nella via a montare le attrezzature. Alle 5:00 arrivò uno dei due ragazzi, il dj Sean Rowley, mentre Noel ancora non si faceva vivo. Gallagher era rimasto a letto con un attacco intestinale. Iniziarono i lavori senza di lui, e per ben cinque ore Brian e Sean camminarono avanti e dietro per la via, stando sempre attenti a schivare i furgoni della frutta che passavano da quelle parti ogni dieci minuti, mentre Spencer Jones si limitava a scattare foto. La troupe lasciò la via verso le 8:00. La cosa buffa è che a diventare la copertina dell’album fu la prima foto ad essere scattata, mentre furono scartate le circa trenta foto successive.
Come spesso accade, per celebrare il 25°anniversario della pubblicazione (ormai tutto fa brodo per rivitalizzare un mercato discografico alla canna del gas…), stanno per uscire diverse “edizioni speciali” dell’album. Se siete interessati cliccate su questo link.
2012
Il leggendario chitarrista e session man britannico Big Jim Sullivan (alla nascita James George Tomkins) muore a 71 anni. Sullivan aveva iniziato la sua carriera come membro della band di Marty Wilde Secondo la leggenda, Wilde comprò a Sullivan la prima chitarra Gibson Les Paul mai importata nel Regno Unito. Sullivan ha insegnato i primi rudimenti di chitarra a Ritchie Blackmore dei Deep Purple, e ha seguito i primi passi verso il successo di Steve Howe, chitarrista degli Yes. Ha suonato in ben 55 canzoni arrivate in cima alle classifiche, ed a suonato tra gli altri con George Harrison, Frank Zappa, Thunderclap Newman, Love Affair e Long John Baldry.
Jimmy Page, all’inizio della sua carriera come session man, fu chiamato “Little Jim” proprio per distinguerlo da Big Jim. Dedicatosi dalla fine degli anni Ottanta in poi alla composizione di sigle televisive e jingle, Sullivan registrò anche alcuni DVD didattici e insieme al chitarrista Doug Pruden il BJS Duo, con il quale si esibiva dal vivo quando libero dagli impegni con la sua Big Jim Sullivan Band con Duncan McKenzie, Malcolm Mortimore e Pete Shaw.
2017

Tom Petty, a pochi giorni dal suo 67 compleanno, viene trovato privo di sensi nella sua casa di Malibu e subito ricoverato al Santa Monica Hospital in condizioni critiche. Ma poco dopo aver constatato l’assenza di attività cerebrale, i medici a malincuore hanno dovuto staccare la spina dei macchinari che lo tenevano in vita. Dopo qualche settimana, il rapporto tossicologico del medico legale ha evidenziato che Petty è morto per un’overdose accidentale di farmaci, tra cui il tristemente famoso Fenantyl, un potente antidolorifico. La cause del decesso è stato confermata anche dalla famiglia Petty. Il musicista soffriva di numerosi problemi fisici, tra cui un enfisema polmonare, problemi alle ginocchia ed un’anca fratturata.
Thomas Earl “Tom” Petty era nato a Gainesville, Florida il 20 ottobre 1950. Aveva fatto parte dei Mudcrutch prima di fondare la sua band: Tom Petty and the Heartbreakers. Negli anni ’80 è stato uno dei membri del supergruppo Traveling Wilburys insieme a Bob Dylan, George Harrison, Jeff Lynne e Roy Orbison. Ha anche suonato con gli pseudonimi di Charlie T. Wilbury, Jr. e Muddy Wilbury. Nonostante nella fine degli anni 70 in quel periodo fossero considerati troppo hard per gli amanti del mainstream e troppo soft per i punk, Tom Petty and the Heartbreakers nel 1977 sono arrivati al N°40 con il singolo “American Girl”, ed il loro terzo album Damn The Torpedoes ha raggiunto il 2º posto nella classifica di Billboard, dove è rimasto per 7 settimane dietro solo a The Wall dei Pink Floyd. L’album nel 2003 venne classificato alla posizione numero 313 su Rolling Stone nella lista dei 500 migliori album di tutti i tempi.
Il paladino dei perdenti e dei cuori infranti durante la sua carriera ha venduto oltre 60 milioni di dischi e nel 2002, è entrato nella Rock and Roll Hall of Fame. Nella primavera del 2008 Tom Petty aveva riunito la sua prima band, i Mudcrutch, con cui non aveva mai inciso alcun disco e aveva colmato quel vuoto pubblicando l’album omonimo, che stilisticamente non si discostava troppo dalle sue recenti produzioni. Nel giugno 2010 Petty pubblica, nuovamente con gli Heartbrakers, l’album Mojo, seguito nel luglio 2014 da Hypnotic Eye, capace di arrivare subito in vetta nelle classifiche statunitensi degli album vendendo 131.000 copie solo nella prima settimana. prima della sua morte, Petty stava portando in giro per gli States il Tour del quarantennale. Uno stile sempre sincero, coerente, vero, schietto, la migliore musica americana. Petty ha sempre avuto la capacità di scrivere storie, e di scriverle bene, con il dono della bellezza che possedeva.