Timeline del 29 Settembre
Timeline è un viaggio a ritroso nel tempo per rivivere cosa è accaduto oggi nella storia della musica
Ogni giorno ha una storia da raccontare: un compleanno, una scomparsa prematura o dolorosa, un aneddoto divertente, la pubblicazione di un disco. Timeline vi racconta quotidianamente tutti i retroscena della storia del rock.
1935
Nasce a Ferriday. Louisiana, Jerry Lee Lewis, cantante e pianista. È riconosciuto tra i padri del rock n’roll con un posto nella Rock and Roll Hall of Fame nel 1986 ed uno nella Rockabilly Hall of Fame. È stato soprannominato The Killer per il suo modo selvaggio, anticonformista e ribelle di esibirsi dal vivo. Inoltre è considerato uno dei Re del Rock and Roll insieme a Chuck Berry, Bo Diddley, Elvis Presley e Little Richard. Nel 1989 Lewis fu riportato alla ribalta da un film basato sulla sua vita intitolato Great Balls of Fire! – Vampate di fuoco, soprattutto quando egli decise di ri-registrare tutte le canzoni per la colonna sonora del film. La pellicola era basata sul libro dell’ex moglie Myra, e vantava nel cast Dennis Quaidnel ruolo di Lewis, Winona Ryder nel ruolo dell’ex moglie Myra e Alec Baldwin nel ruolo del cugino e predicatore televisivo evangelico Jimmy Swaggart. È stato forse il primo folle del rock & roll. In occasione della festa per il suo 41º compleanno, nel 1976, Jerry Lee scherzando puntò una pistola contro il suo bassista, Butch Owens, e pensando che fosse scarica premette il grilletto, colpendolo nel torace. Owens sopravvisse miracolosamente.
1956
Bill Haley riesce ad avere ben 5 canzoni contemporaneamente nella Top 30 in Gran Bretagna: “Rockin Through The Rye”, “Saints Rock n’ Roll”, “Rock Around the Clock”, “Razzle Dazzle”, e “See You Later Alligator”.
1958
Nasce a Rochester, Victoria, Australia, Michael John “Mick” Harvey (foto di copertina), cantante, autore e polistrumentista. Harvey è conosciuto soprattutto per la sua lunga collaborazione con Nick Cave,con cui ha formato prima i Birthday Party poi Nick Cave and the Bad Seeds che ha lasciato nel 2008. Ha collaborato negli anni con molti artisti, tra cui PJ Harvey, Lydia Lunch e Scott Walker. Il suo ultimo album solista è uscito nel 2016 e si intitola Delirium Tremens, mentre nel 2020 ha pubblicatoWaves Of Anzac/The Journey, album che contiene due colonne sonore mai pubblicate prima.
1967
Nasce a Lindfield, Sussex, Brett Anderson, autore e cantante. Ha fatto parte dei Suede dal 1989 al 2003. Dopo lo scioglimento della band si è riappacificato con il chitarrista Bernard Butler che aveva lasciato i Suede dopo i primi due album, fondando con lui una nuova band chiamata The Tears. Anderson ha pubblicato quattro album solisti prima di far parte della reunion del suo vecchio gruppo nel 2010. I Suede hanno pubblicato l’ultimo album The Blue Hour nel 2018.
1967
Mentre sono al lavoro negli studi londinesi di Abbey Road, The Beatles mixano una nuova canzone scritta principalmente da John Lennon intitolata “I Am The Walrus”. È stata la prima traccia registrata dopo la morte di Brian Epstein. Durante la coda strumentale finale della canzone, le drammatiche parole che si ascoltano, provengono da un frammento dell’edizione radiofonica del Re Lear (Atto IV, Scena VI) di Shakespeare, che fu aggiunto al brano direttamente registrando in diretta la messa in onda dell’opera sul terzo canale della BBC. Lennon compose la canzone, mettendo insieme tre canzoni cui lavorava da molto tempo, quando gli giunse notizia che presso l’Istituto che frequentava da ragazzo, la Quarry Bank High School di Liverpool, i testi dei Beatles erano sottoposti ad approfonditi studi ed analisi. Divertito dalla cose, si impegnò a dare alla luce un ossessivo nonsense (si vocifera che abbia affermato divertito: «Vediamo se troveranno una spiegazione anche per questo!»), caratterizzato dall’accostamento di espressioni estremamente casuali. Nonostante questo figura tra i brani più famosi della band e tra i prefeferiti dello stesso compositore.
Si tratta comunque di un testo molto discusso, che, sebbene partorito dalla mente dell’autore come una traccia priva di senso, cela, secondo alcuni, remote allusioni a cose e persone. Per il resto, l’intera canzone, non è altro che un collage tratto dalle più disparate esperienze personali di Lennon. l’intero testo del brano si presta a molteplici livelli di lettura e significato. Da questo marasma di ricordi d’infanzia, ispirazioni casuali e citazioni varie, emerge nella canzone anche una velata critica sociale all’establishment britannico dell’epoca, una rabbiosa condanna del sistema ottuso che soffoca negli scolari ogni sprazzo di originalità, che reprime l’arte e la cultura. Lennon si scaglia con ferocia divertita contro l’ordine sociale, la morale comune, descrivendo una fila di burocrati senza senso che sorridono come maiali in un porcile, che criticano ciò che non comprendono o temono. Fondamentale ispirazione dell’autore furono anche i testi surreali scritti da Bob Dylan nel periodo 1965-66, verso i quali Lennon provava un rapporto di amore-odio, e che volle satireggiare utilizzando un linguaggio più criptico possibile.
Il brano fu edito come singolo in Europa insieme ad “Hello Goodbye”, mentre negli States uscì sia come singolo, sia come seconda facciata di Magical Mystery Tour, il nono album del gruppo, allora commercializzato e distribuito come LP solo negli Stati Uniti, aggiungendo ai brani già contenuti nell’EP i singoli prodotti nel 1967, mentre in Europa fu invece distribuito come semplice EP. Il singolo fu al centro di una disputa tra John Lennon e la coppia McCartney-George Martin, perché Lennon rivendicava per “I Am the Walrus” il lato A, ritenendola più innovativa e più gradita ai giovani consumatori di musica, mentre gli altri due sostenevano la tesi che “Hello Goodbye” fosse un brano più commerciale e più adatto per un grande consenso.
1971
I Led Zeppelin suonano l’ultima data del loro primo tour in Giappone all’Osaka Festival Hall. Verso la fine del concerto, la band inizia a suonare un medley di canzoni durante una versione estesa di “Whole Lotta Love”, inserendo “Let That Boy Boogie”, “I Gotta Know”, “Twist and Shout”, “Fortune Teller”, “Good Times Bad Times” e “You Shook Me”.
1973
I Grand Funk Railroad arrivano al N°1 delle classifiche in USA con il singolo “We’re An American Band”. Sarà il primo dei due #1 della band nelle charts statunitensi.
1979
The Police arrivano per la prima volta in vetta alla classifica britannica dei singoli con uno dei loro brani più famosi: “Message In A Bottle”. Il brano presenta le sonorità reggae/post-punk tipiche della band: l’inizio del brano è scandito dall’arpeggio del chitarrista Andy Summers. La canzone parla di un naufrago su un’isola, che spedisce un messaggio di aiuto in una bottiglia. Un anno dopo, egli comprende che non è l’amore, che può “riparare la tua vita, ma anche spezzarti il cuore” a poterlo salvare ma bensì la speranza di essere trovato. In seguito, vede “cento miliardi di bottiglie” sulla riva, comprendendo che molti altri provano il suo stesso senso di alienazione. Il singolo ebbe un grande successo ma negli Stati Uniti non riuscì ad andare oltre la 74ª posizione.
2004
Il kit di batteria composta da cinque pezzi, creata appositamente nel 1968 per Keith Moon degli Who, viene venduta durante un’asta londinese ad un collezionista americano per ben £120,000, stabilendo il record assoluto di vendita per un drum kit.
2015
Il contratto originale firmato dai The Beatles e dal loro manager Brian Epstein viene venduto dalla famosa casa d’aste Sotheby’s per la cifra di £365,000. Il documento venne firmato il 1 ottobre 1962, appena quattro giorni prima della pubblicazione del loro primo singolo “Love Me Do”. ed è uno dei contratti più importanti della storia della musica popolare, lanciando di fatto la band verso l’enorme successo internazionale. Epstein, che morì poi nel 1967 per un’overdose accidentale, aveva già firmato un primo contratto con la formazione precedente, che vedeva Pete Best come primo batterista. Dopo la sostituzione con Ringo Starr, la band e il manager hanno redatto e sottoscritto il nuovo contratto. Al momento della firma, McCartney ed Harrison avevano meno di 21 anni, quindi i rispettivi padri hanno dovuto agire da co-firmatari. Nel contratto Epstein si impegnò ad assistere gli artisti per tutto ciò che avrebbe riguardato vestiti, trucco, look e presentazione scenica, come anche nella musica che avrebbero prodotto. In cambio avrebbe lasciato alla band un quarto dei guadagni nel caso avessero incassato più di 200 sterline a settimana, il 20% per un guadagno tra le 100 e le 200 sterline e il 15% per cifre al di sotto di 100 sterline a settimana.