Timeline del 21 Gennaio
Timeline è un viaggio a ritroso nel tempo per rivivere cosa è accaduto nella storia della musica nella giornata odierna
Ogni giorno ha una storia da raccontare: un compleanno, un decesso, un aneddoto divertente, la pubblicazione di un disco. Timeline vi racconta quotidianamente tutti i retroscena della storia del rock e non solo.
1942
Nasce a Bellevue Hill, Sydney, Australia, Martin Sharp, artista, fumettista, cantautore e regista. Sharp ha contribuito alla cultura australiana e internazionale dai primi anni ’60, ed è considerato il principale artista pop australiano. Negli anni’60 diede una forma artistica alla cultura psichedelica, disegnando copertine e manifesti per le rockstar dell’epoca. I suoi poster psichedelici di Bob Dylan, Donovan, Jimi Hendrix e altri si classificano come classici del genere e le sue copertine, i cartoni animati e le illustrazioni sono stati un elemento centrale della rivista OZ, sia in Australia che a Londra. Sharp ha anche scritto i testi di una delle canzoni più famose dei Cream, “Tales of Brave Ulysses”, e per la stessa band ha creato la copertina degli album Disraeli Gears e Wheels of Fire dei Cream. L’artista australiano è deceduto per un enfisema il 1 dicembre 2013 a 71 anni.
1965
Nasce a Bristol, Inghilterra, Robert Del Naja, musicista noto anche con lo pseudonimo di 3D. La sua fama nasce come artista di graffiti prima di trovare la sua collocazione primaria nel collettivo musicale di Bristol chiamato The Wild Bunch. Questo “sound system” è stato particolarmente rilevante nella scena underground della città. Si è distinto per un sound che includeva vari stili musicali, cosa insolita a quei tempi. Nei suoi spettacoli includeva elementi punk, R&B e reggae, focalizzandosi su ritmi lenti e atmosfere elettroniche ambient, diventato poi pietra miliare del suono di Bristol. Gli artisti più noti usciti dal collettivo sono stati: Tricky, lo stesso Del Naja, Grant Marshall e Andrew Vowles. Gli ultimi due, con gli pseudonimi di Daddy G e Mushroom hanno creato insieme a Del Naja, i Massive Attack, il primo gruppo trip-hop britannico.
Del Naja è l’unico componente a comparire in tutti gli album del collettivo. 100th Window, uscito nel 2003, è praticamente un suo album solista, visto che dopo la pubblicazione di Mezzanine Andrew “Mushroom” Vowles aveva lasciato il gruppo per divergenze artistiche e Daddy G si era preso qualche anno sabbatico dopo la nascita del figlio. Mentre Del Naja e Daddy G puntavano più ad un’elettronica cupa, Vowles era maggiormente direzionato verso l’hip hop. Del Naja ha anche scritto molte colonne sonore con Neil Davidge e più recentemente con Euan Dickinson. “Herculaneum”, scritta per i titoli di coda del film Gomorra, diretto da Matteo Garrone e vincitore della Palme d’Or 2008, basato sul libro di Roberto Saviano, ha vinto il premio come migliore canzone ai David Di Donatello nello stesso anno.
Del Naja ha dichiarato di essere amico del noto street artist inglese Banksy, suo concittadino, che a sua volta ha citato il musicista come fonte di forti influenze. Il giornalista investigativo Craig Williams ha ipotizzato che i due siano la stessa persona, dopo aver notato corrispondenze tra alcuni concerti dei Massive Attack e la comparsa di graffiti firmati da Banksy.
1968
Jimi Hendrix registra la sua versione di “All Along the Watchtower” di Bob Dylan agli Olympic Studios Londinesi. Alle sessions parteciparono anche Brian Jones dei Rolling Stones alle percussioni e Dave Mason dei Traffic alla chitarra a 12 corde. La versione allucinata che Hendrix scrisse per l’album Electric Ladyland suona diversa anche perché il chitarrista cambiò la tonalità del pezzo, trasportandola da DO#m a DOm, modificando leggermente la sequenza di accordi. La versione di Dylan ha infatti questo giro iniziale: DO#m LA7+(durata: 1 + 3/4) SI7 (1/4), mentre quella di Hendrix: DOm SIb7 LAb7+ SIb7. La versione in studio di Hendrix però è l’unica da lui suonata in chiave psichedelica: le altre versioni live, infatti, non presentano più la lirica rallentata. Il brano uscì anche come singolo negli Stati Uniti nel 1968 raggiungendo la 20° posizione.
1972
I Pink Floyd suonano alla The Guildhall di Portsmouth, Inghilterra. Un concerto che assume un importanza rilevante in quanto per la prima volta la band riesce ad eseguire interamente The Dark Side Of The Moon dall’inizio alla fine. Il debutto fu al Brighton Dome il giorno prima, ma fu un vero disastro, rovinato da “orrori meccanici ed elettrici”, come ha detto Waters. Problemi tecnici che non consentirono al gruppo di eseguire interamente il disco on stage. Nonostante gli arrangiamenti facciano pensare a Dark Side come a un disco “da studio di registrazione”, la band lo suonò per intero più di un anno prima dell’uscita ufficiale. I concerti servirono per perfezionare le transizioni tra un brano e l’altro, un aspetto fondamentale.
1978
L’album Saturday Night Fever, colonna sonora dell’omonimo film (in italiano La Febbre Del Sabato Sera) entra direttamente al primo posto della classifica USA Billboard 200 dove resterà per 24 settimane consecutive risultando il disco più venduto dell’anno. Il disco, composto per lo più dai celebri brani dei Bee Gees, venderà oltre 40 milioni di copie in tutto il mondo, diventando una delle colonne sonore più vendute di tutti i tempi (a quel tempo, prima della pubblicazione di Thriller di Michael Jackson, era anche l’album discografico più venduto di sempre in assoluto).
Il film fu il primo a dare vita ad un vero e proprio cross-media marketing, grazie anche a diversi derivati che lo promossero per lungo tempo. Il disco uscì il 15 novembre 1977, per lanciare il film, che uscì sei giorni dopo. Nel resto del mondo è arrivato al primo posto risultando il più venduto dell’anno in Australia, Austria, Canada (disco di diamante), Italia, Regno Unito (disco di platino) e Germania (sei dischi d’oro). Altri primi posti sono stati raggiunti in Olanda, Francia (disco d’oro), Giappone, Nuova Zelanda, Norvegia e Svezia ed un disco di platino a Hong Kong. L’album è spesso accreditato interamente ai Bee Gees, che di fatto sono autori e interpreti dei brani più significativi dell’album, ma in realtà si tratta di una compilation di diversi artisti. L’album vinse nel 1979 il Grammy Award all’album dell’anno ed il Grammy Award for Best Pop Performance by a Duo or Group with Vocals e negli Stati Uniti raggiunse l’incredibile riconoscimento di ben quindici dischi di platino. Il successo venne conseguito in tutto il mondo, dove ancora oggi, dopo quasi quarant’anni, il disco rimane il 4° più venduto di tutti i tempi, con oltre 41 milioni di copie vendute. I brani “Calypso Breakdown” e “Jive Talkin”, presenti nell’album, non furono inseriti nel film.
1983
Lamar Williams, bassista della Allman Brothers Band, muore a 34 anni per un cancro ai polmoni. Era entrato nella band nel 1972 dopo la morte del bassista e membro fondatore Berry Oakley avvenuta in un incidente motociclistico. I suoi dottori erano convinti che la causa della malattia era l’esposizione all’Agent Orange durante il suo servizio in Vietnam. Contro la guerra e l’uccisione in generale, Williams disertò spesso vagando per le giungle del Vietnam del Sud, e tornando di tanto in tanto in varie unità. Nel 1970 fu congedato con onore. Williams suonò dal 1972 al 1976 con la Allman Brothers Band, e dal 1976 al 1980 con la band jazz fusion Sea Level.
1984
Muore a 49 anni il cantante soul Jackie Wilson. Considerato uno dei più grandi performer di ogni tempo (tantissimi gli artisti che si sono ispirati a lui, primo fra tutti Michael Jackson), venne soprannominato Black Elvis e Mr. Excitement. Wilson svolse un ruolo fondamentale nell’evoluzione del R&B. Nei primi anni di attività fu membro del gruppo vocale The Dominoes, avviando una fortunata carriera da solista a partire dal 1957. Registrò oltre 50 singoli di successo, nei quali si cimentò in numerosi generi, R&B, pop , soul e doo-wop. Durante un concerto di beneficenza al Latin Casino in New Jersey il 29 settembre 1975, si sentì male sul palco a causa di un attacco di cuore mentre cantava “Lonely Teardrops” ed entrò subito in coma, rimanendovi per quasi nove anni, fino al decesso nel 1984.
2003
David Palmer, tastierista e membro fondatore dei Jethro Tull annuncia di aver cambiato il proprio nome in Dee Palmer dopo esser stato sottoposto ad un’operazione chirurgica per cambiare sesso. Nel periodo della sua vita in cui era un maschio, Palmer si occupò in particolare degli arrangiamenti degli archi fin dai primi anni settanta prima di entrare a far parte ufficialmente della band nel 1976 in qualità di tastierista del gruppo. Lasciò la band nel 1980 per disaccordi con il suo leader Ian Anderson circa il drastico cambio di suono, con l’utilizzo sempre più massiccio di strumenti elettronici. Palmer formò quindi un nuovo gruppo, i Tallis, insieme a John Evan, membro dei Jethro Tull che abbandonò per le stesse ragioni di Palmer. Il progetto fu però presto abbandonato perché ebbe scarso successo. Nel corso degli anni ottanta produsse diversi album rock degli anni settanta, da lui stesso riarrangiati in modo da poter essere suonati da un’orchestra sinfonica. Successi degli stessi Jethro Tull, ma anche di altre band quali i Pink Floyd, i Genesis, i Beatles, gli Yes e i Queen.