Timeline del 19 Marzo
Timeline è un viaggio a ritroso nel tempo per rivivere cosa è accaduto oggi nella storia della musica
Ogni giorno ha una storia da raccontare: un compleanno, una scomparsa prematura o dolorosa, un aneddoto divertente, la pubblicazione di un disco. Timeline vi racconta quotidianamente tutti i retroscena della storia del rock.
1946
Nasce a Cuffley, Hertfordshire, Paul Atkinson, membro fondatore e chitarrista dei The Zombies. La band capitanata da Atkinson e Rod Argent ebbe diversi hits come “She’s Not There”, “Tell Her No”, “She’s Coming Home”, e “Time of the Season”. Dopo lo scioglimento del gruppo avvenuto nel 1967, diventò un responsabile A&R per la Columbia and RCA, scoprendo e mettendo sotto contratto artisti come ABBA, Bruce Hornsby, Mr. Mister, Judas Priest, e Michael Penn. Dopo aver scoperto di avere un cancro e 2 trapianti di fegato, Atkinson è morto a Santa Monica, California, il 1 Aprile 2004. Aveva 58 anni.
1953
Nasce ad Athens, Georgia, Ricky Wilson, chitarrista conosciuto per aver fondato insieme alla sorella Cindy i B-52’s. La band si formò in seguito a una jam session improvvisata in un ristorante cinese tra i cinque componenti originari, i fratelli Wilson (all’epoca rispettivamente diciannovenne e ventenne), il batterista e percussionista Keith Steven, la tastierista e cantante Kate Pierson, e il cantante Fred Schneider. I giri di chitarra insoliti e originali di Wilson, insieme al loro look stravagante ed elegante erano il segni distintivo della band, insieme all’alternarsi di voci femminili e maschili, che fecero della band una della più conosciute della scena new wave. Il loro primo singolo, “Rock Lobster”, registrato nel 1978, riscosse successo nel circuito underground e portò il gruppo a esibirsi dal vivo al CBGB e al Max’s Kansas City di New York. Wilson suonò anche la chitarra nel brano “Breakin’ in My Heart” nel primo album solista di Tom Verlaine.
Nel 1985, dopo una pausa di tre anni, i B-52s si riunirono per realizzare il loro quarto album di studio Bouncing off the Satellites ma durante le registrazioni Wilson manifestò seri problemi di salute collegati all’AIDS. Nessuno degli altri membri del gruppo era al corrente della malattia di Wilson: in un’intervista, Kate Pierson dichiarò che il chitarrista aveva taciuto sulla sua malattia con il resto del gruppo perché “non voleva che nessuno si preoccupasse o si mettesse in ansia per lui”. Il 12 ottobre 1985, all’età di 32 anni, Ricky Wilson morì per le complicazioni collegate all’AIDS. Distrutti, i membri del gruppo si chiusero nel riserbo e rinunciarono al tour promozionale, iniziando un periodo di pausa che si sarebbe protratto per altri tre anni.
1959
Nasce a Coventry, Inghilterra, Terry Hall, cantante dei The Specials. Ha fatto parte di altre band come Fun Boy Three, The Colourfield, Terry, Blair & Anouchka e Vegas. Nel corso della sua carriera ha pubblicato due album da solista e ha collaborato con una lunga serie di artisti e gruppi, tra cui David A. Stewart, Bananarama, Lightning Seeds, Sinéad O’Connor, Stephen Duffy, Gorillaz, Damon Albarn, Tricky, Junkie XL, e Lily Allen.
I The Specials sono stati i massimi esponenti del movimento 2 tone ska inglese della fine degli anni settanta, assieme a gruppi come Madness, The Selecter e The Beat. Sopo aver pubblicato 2 album agli inizi degli anni ottanta e aver raggiunto la vetta delle classifiche britanniche con il singolo “Ghost Town” nel 1981, la band si sciolse per poi riformarsi nel 1991 senza Hall e separarsi nuovamente nel 1998. Nel 2009 la band si riforma nuovamente senza il tastierista Jerry Dammers, pubblicando proprio pochi giorni fa un nuovo album intitolato Encore, che vede Terry Hall insieme ai vecchi compagni Lynval Golding alla chitarra e Horace Panter al basso.
1962
Viene pubblicato negli Stati Uniti l’eponimo album di debutto di Bob Dylan. L’album fu registrato in soli tre pomeriggi ed ebbe uno scarsissimo interesse da parte del pubblico, tanto che nei corridoi della Columbia Records il disco era chiamato ‘Hammond’s Folly’. John Hammond aveva conosciuto Dylan durante le registrazioni di un album di Carolyn Hester in cui Dylan suonava l’armonica, e lo aveva preso sotto la sua ala protettiva, mettendolo sotto contratto e producendo i suoi primi dischi. Nonostante la sua apparente “follia”, il tempo è stato galantuomo e ci ha consegnato uno dei più influenti e talentuosi songwriters di tutti i tempi. L’album (per le cui registrazioni furono spesi appena 400$), contiene solo due canzoni composte dall’autore, il resto è composto da cover di altri artisti che avevano pubblicato lavori con la Columbia Records secondo le indicazioni dello stesso Hammond.
1968
I T. Rex arrivano per la prima volta in testa alla classifica dei singoli in Gran Bretagna con “Hot Love”. Il brano rimase in vetta per 6 settimane, negli Stati Uniti invece raggiunse solo la 72ª posizione nella Hot 100 di Billboard. Le due performances della canzone nel marzo 1971 all’interno della famosa trasmissione Top of the Pops, che vedevano Marc Bolan vestito per la prima volta in televisione in un abito di raso lucido e con un make up glitterato (quest’ultimo trucco suggerito dalla stilista del cantante Chelita Secunda) sono state un momento cruciale per lo sviluppo del movimento glam rock.
1974
Nascono da una costola dei Jefferson Airplane i Jefferson Starship. Nei primi mesi del 1974, mentre il chitarrista Jorma Kaukonen e il bassista Jack Casady facevano parte degli Hot Tuna a tempo pieno, Paul Kantner decise di mettere insieme una band itinerante senza di loro. I musicisti di Baron von Tollbooth & the Chrome Nun (disco accreditato a Paul Kantner, Grace Slick & David Freiberg) formarono il nucleo di una nuova formazione che fu formalmente chiamata Jefferson Starship. Si appropriarono del nome dal disco di Kantner Blows Against the Empire del 1970, con il manager Bill Thompson che convinse il gruppo che mantenere la connessione con i Jefferson Airplane aveva senso da un punto di vista commerciale. La line up comprendeva gli altri cinque membri rimanenti dei Jefferson Airplane, tra cui Kantner alla chitarra e voce ritmica; Grace Slick alla voce e alle percussioni, David Freiberg alla voce e alle tastiere, John Barbata, che aveva suonato con Turtles e Crosby, Stills e Nash, alla batteria e Papa John Creach, da Hot Tuna, al violino elettrico. Il fratello di Jorma Kaukonen, Peter (che era apparso negli album Blows Against the Empire e Sunfighter), era al basso. La chitarra solista era Craig Chaquico che aveva suonato su tre degli album solisti di Kantner e Slick, oltre che nella band Steelwind. La band iniziò le prove nel gennaio 1974 e aprì il suo primo tour a Chicago il 19 marzo. Ad aprile, fu deciso che la band sarebbe andata in studio per registrare un album. Il veterano britannico Pete Sears, che aveva lavorato nell’album solista di Grace Slick, Manhole, e ha suonato con Rod Stewart e John Cipollina, era stato selezionato per sostituire Peter Kaukonen come bassista della band.
1976
Muore per un infarto fatale che lo sorprese durante un volo da Los Angeles a New York, Paul Kossoff, membro fondatore e chitarrista dei Free. Aveva 25 anni. Kossoff era nato a Hampstead, Londra, il grande successo arrivò nel 1970, quando venne pubblicato il loro terzo album, “Fire and Water”. La band suonò al famoso festival dell’Isola di Wight avendo elogi da parte del pubblico e della critica. Il successivo tour fu tutto esaurito nel Regno Unito, in Europa, e in Giappone, ma dopo l’uscita dell’album successivo, le pressioni esercitate sulla band portarono a una rottura. Kossoff pubblicò un album solista, Back Street Crawler (1973). Inoltre accompagnò John Martyn in un tour nel 1975 prima di formare un gruppo chiamato proprio Back Street Crawler. I suoi problemi con l’eroina lo portarono ad avere numerosi problemi di salute. Nel 1975 ‘morì’ per 35 minuti in ospedale dopo un collasso cardiocircolatorio. Il musicista alla fine fu rianimato dai medici, ma dopo una vita passata a lottare contro gli abusi di droga, un anno dopo l’ennesimo collasso risultò fatale.
1982
«Non ho rimpianti, tranne quello di non essere stato lì quel giorno per impedire a Randy di salire su quell’aereo.» – Ozzy Osbourne
L’ex chitarrista dei Quiet Riot e collaboratore di Ozzy Osbourne, Randy Rhoads, muore in un incidente aereo. Il 18 marzo 1982, durante il “Diary of a Madman Tour”, il gruppo fece tappa al Civic Coliseum di Knoxville, nel Tennessee. Terminato il concerto la band si diresse verso Orlando, città della Florida, per prendere parte al “Rock Super Bowl XIV” insieme ad artisti come Foreigner, Bryan Adams e UFO. Lungo la strada il gruppo passò vicino alla casa dell’autista del loro bus, Andrew C. Aycock, che viveva a Leesburg, Florida, presso il “Flying Baron Estates”, un complesso abitativo composto da tre case con un hangar per aeroplani ed una pista d’atterraggio.
Il veicolo arrivò sul posto attorno alle 8:00 di mattina del 19 marzo 1982, parcheggiando ad un centinaio di metri dalla pista di atterraggio e a circa venti metri dall’abitazione. Sull’autobus viaggiavano Ozzy, la moglie Sharon, Rudy Sarzo, Tommy Aldridge, Don Airey, Wanda Aycock, Andrew Aycock, Rachel Youngblood, Randy Rhoads ed il manager della band. All’arrivo nella proprietà, Aycock e sua moglie Wanda si recarono a casa di Jerry Calhoun, proprietario della struttura ed ex musicista country e western. Alcuni passeggeri rimasero a dormire all’interno del mezzo, mentre altri uscirono a prendere un po’ d’aria dopo il lungo viaggio.
All’interno di uno degli hangar della struttura, era parcheggiato un aeroplano, un “Beechcraft Bonanza F-35” del 1955 bianco e rosso, di proprietà di un certo Mike Partin. L’autista Andrew Aycock, essendo provvisto di un brevetto di pilota, decise di fare un giro sul velivolo senza permesso alcuno ed invitò a volar con lui il tastierista Don Airey ed il manager del gruppo. I tre viaggiarono per qualche minuto a bassa quota attorno alla zona. Atterrato sulla pista, attorno alle 9:00 di mattina Aycock imbarcò sul mezzo la parrucchiera Rachel Youngblood e Randy Rhoads.
Questa volta Aycock decise di esibirsi in un pericoloso “stunt”, girando attorno al bus della band e sfiorandolo per tre volte, nel tentativo di svegliare coloro che dormivano al suo interno con il rombo del motore. Al quarto passaggio, l’ala sinistra dell’aereo toccò il bus parcheggiato. L’aeroplano oltrepassò l’autobus, colpendo un albero di pino prima di schiantarsi sul garage della casa di Calhoun. L’edificio prese fuoco immediatamente, seguito in breve tempo dal garage e dai due veicoli parcheggiati all’interno, una Oldsmobile ed una Ford Granada. Jesse Herndon, che era all’interno della casa durante l’impatto, riuscì ad uscire illeso dall’incendio. Randy Rhoads morì nell’impatto insieme agli altri due passeggeri, Aycock e Youngblood, che avevano rispettivamente 36 e 58 anni.
L’inchiesta rivelò che Andrew Aycock aveva recentemente fatto uso di cocaina (in Rhoads non venne rilevata alcuna traccia di sostanze stupefacenti) e che la sua licenza di pilotaggio non era più valida a causa del certificato medico scaduto. La parte più grande staccatasi dall’aereo fu una sezione dell’ala di una lunghezza di circa 3 metri, proprio il pezzo che colpì il lato del bus. L’albero di pino urtato durante lo schianto si abbatté fra il mezzo e la casa, mentre il pullman venne spostato a circa 100 metri dall’abitazione. Ozzy Osbourne, Tommy Aldrige, Rudy Sarzo e Sharon Arden, che stavano in quel momento dormendo all’interno del pullman, vennero svegliati dal frastuono e dall’impatto. In un primo momento pensarono di essere stati coinvolti in un incidente d’auto e, solo una volta usciti dal veicolo, appresero quello che era successo. Sia la moglie di Aycock che il tastierista Don Ayrey assistettero invece allo schianto, in quanto avevano deciso di uscire all’aria aperta invece che riposarsi. Stessa sorte toccò a Marylee Morrison che stava cavalcando all’interno della proprietà e ad altri due uomini che si trovavano dall’altra parte della pista. Furono loro a raccontare la dinamica alla polizia.
Rhoads è stato uno dei chitarristi più importanti ed influenti dell’heavy metal. Il suo particolare stile musicale nacque dagli intensi studi musicali giovanili. È risaputo infatti che Randy si avvicinò al mondo della musica passando attraverso l’imitazione e lo studio di generi come il folk, la musica classica e il primo hard rock/heavy metal, elementi questi ancora riscontrabili nel sound maturo del chitarrista. Queste sonorità prodotte da Rhoads nacquero quindi da una mistura di varie influenze che il chitarrista subì nel corso degli anni. Le principali furono raccontate dallo stesso Randy in una celebre intervista ad una rivista musicale statunitense. Rhoads ribadì subito il suo apprezzamento per la musica classica e per il blues rock, e confessò il fatto che egli, negli anni di carriera trascorsi, non si atteggiò mai come un chitarrista classico, esperto o tecnico, poiché non aveva mai avuto il tempo di lavorare con continuità su questo aspetto musicale.