Timeline del 29 Maggio
Timeline è un viaggio a ritroso nel tempo per rivivere cosa è accaduto oggi nella storia della musica
Ogni giorno ha una storia da raccontare: un compleanno, una scomparsa prematura o dolorosa, un aneddoto divertente, la pubblicazione di un disco. Timeline vi racconta quotidianamente tutti i retroscena della storia del rock.
1955
Nasce a South Windsor, Connecticut, Mike Porcaro, bassista dei Toto. Entrò nella band ufficialmente nel 1982 (subito dopo la pubblicazione di Toto IV), quando rimpiazzò David Hungate che preferì la carriera di session man a Nashville. Era il secondo di tre fratelli, come lui celebri musicisti e membri dei Toto, il batterista Jeff Porcaro e il tastierista Steve Porcaro. Nel 2007 gli fu diagnosticata la Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA) che purtroppo lo portò alla morte a 59 anni il 15 marzo 2015.
1965
Il quinto album in studio di Bob Dylan, Bringing It All Back Home, arriva al N°1 della classifica britannica degli album, il suo secondo N°1 in GB. Questo album è il primo di una sorta di trilogia costituita, oltre che da questo, dai successivi album Highway 61 Revisited e Blonde on Blonde. Segna, quindi, di fatto l’inizio della seconda fase di ispirazione dell’artista, proiettato da questo momento in poi verso sonorità prettamente rock. Il passaggio al rock, nuova base per le poesie in musica di Dylan, destò non poche critiche. In questo contesto va ricordata la sua controversa partecipazione al Newport Folk Festival del 25 luglio 1965, nel quale Dylan si presentò sul palcoscenico non come cantante solista ma imbracciando una chitarra elettrica accompagnato dalla Paul Butterfield Blues Band, reclutata la sera prima con il preciso intento di replicare il suono delle session di Higway 61 Revisited. Dylan avrebbe potuto registrare versioni elettriche di ogni brano sull’album, ma apparentemente non voleva che Bringing It All Back Home fosse un disco esclusivamente rock. Quindi, la prima metà dell’album fu compilata con le canzoni “elettriche” registrate con la band, mentre la seconda metà era piena di canzoni acustiche alla vecchia maniera.
I puristi del folk si sentirono traditi da queste nuove sonorità, anche se qualcuno sostiene si trattasse di un semplice problema di cattiva amplificazione, e immediatamente lo fischiarono costringendolo ad abbandonare il palco dopo nemmeno quindici minuti di esibizione. Convinto dagli organizzatori, tornò sul palco dopo qualche minuto con una chitarra acustica e l’armonica, per suonare “It’s All Over Now, Baby Blue”, dando così l’addio definitivo al mondo del folk, seguita da “Mr. Tambourine Man”, ultima concessione per i vecchi fan. Questo storico avvenimento segnò la definitiva ed insanabile spaccatura tra l’artista ed i puristi del folk.
La celebre ed enigmatica copertina del disco, fotografata da Daniel Kramer con una lente distorsiva che procura un curioso effetto ottico, raffigura due figure in un elegante salotto: Bob Dylan, in primo piano, e Sally Grossman, moglie dell’allora manager di Dylan Albert Grossman, vestita di rosso e adagiata su di una poltrona sullo sfondo, mentre svariati dischi sono sparsi qua e là. Visibile dietro Sally Grossman, seminascosto da un cuscino, c’è il lato superiore della copertina dell’album Another Side of Bob Dylan, e sotto il suo braccio destro, una copia della rivista Time con l’allora presidente degli USA Lyndon B. Johnson in copertina.
1967
The Move, Cream, The Jimi Hendrix Experience, Pink Floyd, Zoot Money, Geno Washington and The Ram Jam Band si alternano sul palco della Tulip Bulb Auction Hall di Spalding, Lincoln, Inghilterra. I Pink Floyd erano solo una delle band di supporto e si esibirono in un angolo della sala con un telo bianco dipinto ad olio dietro di loro. Il prezzo del biglietto era di £1. Il poster dell’evento prometteva una ‘Knockout Atmosphere’.
1967
Nasce a Manchester, Inghilterra, Noel Thomas David Gallagher, songwriter e chitarrista noto soprattutto per essere stato membro fondatore degli Oasis. Nell’aprile 1991, di ritorno da un tour negli Stati Uniti come roadie per gli Inspiral Carpets, Noel scopre telefonando alla madre che suo fratello minore Liam è diventato leader di una band locale chiamata The Rain. Persuaso da Liam, accetta di entrare nel gruppo dopo aver assistito ad un loro concerto al locale Boardwalk di Manchester. Noel non ne rimane favorevolmente colpito, ma riconoscee delle potenzialità vocali nel fratello Liam. Le condizioni sono subito chiare: egli avrebbe preso il controllo creativo della band e sarebbe diventato l’unico autore di musiche e testi. La band è dunque al completo e il 15 gennaio 1992 tiene al Boardwalk la prima esibizione con Noel nelle vesti di primo chitarrista. In questi anni, per il controllo che ha sulla band, Noel acquisisce il soprannome di “The Chief”, il Capo.
La band, che presto cambia nome in Oasis, inizialmente è composta da Liam alla voce, Noel alla chitarra e alla seconda voce, Paul Arthurs alla chitarra ritmica, Paul McGuigan al basso e Tony McCarroll alla batteria. Il 28 agosto 2009, con un comunicato sul sito ufficiale della band, Noel ha reso noto il proprio abbandono ufficiale agli Oasis, aggiungendo di “non poter lavorare con Liam un giorno di più”. Nel 2011 ha intrapreso la carriera da solista costituendo i Noel Gallagher’s High Flying Birds. In questa veste ha esordito con il disco Noel Gallagher’s High Flying Birds, in cui figurano due canzoni già esistenti sotto forma di demo nel periodo con gli Oasis.
1969
Crosby, Stills & Nash pubblicano il loro album di esordio autointitolato per la Atlantic Records. Il disco contiene due singoli di successo, Marrakesh Express e Suite: Judy Blue Eyes, che raggiunsero rispettivamente la posizione numero 28 e la 21 nella classifica statunitense Billboard Hot 100. L’album stesso si classificò al numero 6 della Billboard Top Pop Albums. Nel 2003, l’album si è classificato alla posizione numero 259 nella lista dei 500 migliori album di tutti i tempi redatta dalla rivista Rolling Stone. L’album fu un debutto importante per la band, catapultandoli istantaneamente nei posti alti delle classifiche e rendendoli delle star. Il disco presentò un nuovo modo di intendere le proprie radici rock, utilizzando folk, blues, e persino il jazz senza assomigliare specificatamente a qualche artista del passato, e senza indugiare nella mera duplicazione di formule standard. I tre musicisti, non solo armonizzavano all’unisono le proprie voci, ma miscelarono anche le loro personalità ed influenze stilistiche differenti, Crosby incentrato sul commento sociale e i pezzi d’atmosfera, Stills per l’utilizzo di elementi folk e country in complesse strutture rock, e Nash per l’accattivante gusto melodico pop; per creare un amalgama di sicuro successo.
1971
I Rolling Stones arrivano al N°1 della classifica statunitense dei singoli con “Brown Sugar”, tratto dall’album Sticky Fingers. Il primo singolo pubblicato dalla neonata Rolling Stones Records, è stato il sesto N°1 della band negli USA. Il testo della canzone è stato spesso oggetto di polemiche e interesse da parte di critici e fan. La popolarità della melodia e del ritmo di Brown Sugar, mette frequentemente in secondo piano la scandalosità delle liriche, che sono essenzialmente un misto di riferimenti a vari argomenti scabrosi come il sesso interrazziale, lo schiavismo, il cunnilingus, lo stupro, e in maniera più velata, il sadomasochismo, la perdita della verginità, e l’eroina.
1997
La sera del 29 maggio 1997 Jeff Buckley (foto di copertina) all’età di trent’anni, mentre, a bordo di un furgone guidato dal suo roadie Keith Foti, si stava dirigendo presso gli studi di registrazione, passando lungo le rive del Wolf River, un affluente del Mississippi, chiese all’autista di fermarsi, avendo voglia di fare un bagno. Già in precedenza aveva nuotato in quelle acque, quindi si immerse nel fiume tenendo, però, addosso i vestiti e gli stivali, arrivando fino ai piloni del ponte dell’autostrada, nello stesso momento in cui stava transitando un battello che probabilmente creò un gorgo che lo risucchiò. Il cantante scomparve dalla vista di Foti, che chiamò la polizia che, pur avendo ordinato un dragaggio della zona, non trovò nulla. Il corpo fu trovato solo il mattino del 4 giugno, avvistato da un passeggero del traghetto American Queen, impigliato tra i rami di un albero sotto il ponte di Beale Street, la via più importante di Memphis. Gene Bowen (tour manager di Buckley) riconobbe il corpo da un piercing all’ombelico e dalla maglietta indossata. L’autopsia non rilevò tracce di alcol etilico o di droghe; il caso venne archiviato come incidente.
Figlio del grandissimo songwriter Tim Buckley, pubblicò il suo unico album, ‘Grace’, nel 1995. Oltre a 7 pezzi inediti, l’album includeva 3 cover: “Lilac Wine”, basata sulla versione di Nina Simone, “Corpus Christi Carol” di Benjamin Britten, e “Hallelujah” di Leonard Cohen, che gli portò il successo per via dell’ “eccellente interpretazione”, come la definì il TIME e inclusa da Rolling Stone nella lista “500 Greatest Songs of All Time”. I pareri dei critici furono entusiasti. Divenne disco d’oro in Francia e in Australia e successivamente disco d’oro negli Stati Uniti. Oltre che ancora disco di platino per sei volte in Australia nel 2006. Grace ottenne, anche, apprezzamenti da musicisti celebri, tra cui Jimmy Page, che definì Grace: “il mio disco preferito del decennio” e Robert Plant che si espresse in modo analogo. Altri commenti giunsero da Bob Dylan, che definì Buckley “uno dei più grandi compositori del decennio” e da David Bowie che, in un’intervista per Village Voice, definì Grace come uno dei dieci dischi che avrebbe voluto portare con sé su un’isola deserta.
2009
Phil Spector viene condannato in via definitiva ad una pena che va da 19 anni (15 per l’omicidio di secondo grado più 4 per uso di arma da fuoco) all’ergastolo per omicidio di secondo grado. Il 3 febbraio 2003 la modella e attrice statunitense Lana Clarkson venne trovata morta nella sua residenza. Spector dichiarò che si era trattato di suicidio accidentale. Liberato dietro pagamento di una cauzione di un milione di dollari, venne processato per omicidio di secondo grado. Venne trasferito al Substance Abuse Treatment Facility and State Prison di Corcoran, in California. Potrà essere rilasciato sulla parola nel 2028. Spector è stato tra i più influenti e rivoluzionari della storia della musica contemporanea.
È tuttora considerato il primo produttore discografico che conferì al proprio mestiere un ruolo pari a quello del compositore e dell’esecutore, spesso ponendosi come autentico direttore creativo, scrivendo o scegliendo il materiale, curando gli arrangiamenti, conducendo i musicisti e supervisionando ogni aspetto del processo realizzativo. Inventore della tecnica del “Wall of Sound” (da lui definito “approccio wagneriano al rock’n’roll”), Spector realizzò più di venticinque singoli da Top-40 solo tra il 1960 e il 1965. Più tardi lavorò con Tina Turner, John Lennon, Leonard Cohen e i Ramones raggiungendo successi simili. Inoltre Spector lavorò alla postproduzione di Let It Be dei Beatles (controversa e mai apprezzata da Paul McCartney che molti anni dopo decise di rimediare pubblicando la versione Let It Be…Naked) e del The Concert for Bangladesh di George Harrison.