1941
Nasce a Newark, New Jersey, Paul Simon, cantante, chitarrista e cantautore. Ha raggiunto il successo, insieme a Art Garfunkel, come membro dello storico duo Simon & Garfunkel, di cui è stato il principale compositore, ma è ricordato anche per i suoi album solisti intrisi di world music, in particolare africana e brasiliana. Nel 1970 Simon & Garfunkel hanno raggiunto la vetta delle classifiche dei singoli sia in America che in Gran Bretagna con “Bridge Over Trouble Water” e l’album omonimo è rimasto nella classifica britannica per ben 307 settimane. Nel 1986 il suo album solista Graceland, ispirato dalla musica tradizionale sudafricana, ha raggiunto il N°1 in GB restando in classifica 115 settimane.
1944
Nasce a Brooklyn, New York, Robert William Lamm, autore, tastierista e cantante dei Chicago, band jazz-rock di grande impatto tra la fine dei ’60 e l’inizio dei ’70, putroppo da anni dedita ad uno scialbo pop da classifica. Lamm ha scritto alcune delle migliori canzoni della band nei primi anni di carriera come “Questions 67 & 68,” “Does Anybody Really Know What Time It Is?,” “Beginnings,” “25 or 6 to 4,” e“Saturday in the Park”.
1947
Nasce a Salinas, California, Samuel Roy “Sammy” Hagar, cantante e chitarrista, famoso per essere stato membro dei Montrose. Nel 1985, in seguito alla defezione di David Lee Roth, diventò il cantante dei Van Halen con cui rimase fino al 1996. Attualmente milita nel supergruppo Chickenfoot insieme al bassista Michael Anthony (Van Halen), al chitarrista Joe Satriani e al batterista Chad Smith (Red Hot Chili Peppers). Sammy possiede il Sammy’s Beach Bar Rum ed il club/ristorante Cabo Wabo (dal nome di un brano contenuto nell’album OU812 dei Van Halen del 1988), situato a Cabo San Lucas, Messico, un paese che in precedenza egli aveva già visitato numerose volte a causa della sua passione per la tequila. Tale passione lo ha portato perfino a produrre un proprio marchio di tequila premium con l’intento iniziale di servirlo nel suo locale: ma il successo di questa iniziativa è stato tale da aver velocemente consentito l’apertura di altri due locali in franchising negli USA (con relativa vendita di merchandising) nonché la distribuzione a livello nazionale della tequila Cabo Wabo. Nel 2007, Hagar è entrato nella Rock and Roll Hall of Fame come membro dei Van Halen.
1950
Nasce a Londra Simon Nicol. Chitarrista e uno dei membri originali dei Fairport Convention, nonché l’unico ancora in attività con il gruppo, nonostante la pausa sabbatica che si è preso tra il 1971 e il 1975/6, durante la quale ha registrato diversi album e partecipato a varie tournée. Il suo ritorno coincise con la pubblicazione dell’album Gottle o’ Geer da parte del gruppo. È anche strettamente legato alla Albion Band, nelle sue varie incarnazioni, e con l’artista Richard Thompson. Pur essendo meglio noto per le collaborazioni con i gruppi sopra menzionati, ha avuto anche una carriera da solista ed ha formato un duetto con il violinista Dave Swarbrick.
1965
The Who (foto di copertina) registrano “My Generation” ai Pye Studios di Londra. Sul particolare cantato balbuziente di Roger Daltrey l’ipotesi più accreditata, stranamente, è quella riferita da Keith Moon: “Pete aveva scritto le parole della canzone su un foglio di carta e lo diede a Roger, che non le aveva mai lette prima. Così, mentre le leggeva per la prima volta, balbettò. In studio c’era Kit Lambert, che disse a Roger: “Quando canti continua a balbettare”. Così fu, e il risultato lasciò tutti senza fiato. E pensare che tutto accadde solo perché Roger quel giorno aveva il raffreddore”. Il singolo andò molto bene in patria piazzandosi alla seconda posizione in classifica in Gran Bretagna, vendendo circa 300,000 copie nonostante l’iniziale messa al bando da parte della BBC che ritenne il cantato del brano potenzialmente offensivo per chi era realmente affetto da balbuzie. Diventata un classico con il passare degli anni, nel 1995 il giornalista Chris Charlesworth scrisse: “Se anche gli Who avessero fatto un’unica canzone, My Generation, e niente altro, sarebbero comunque passati alla storia”. La canzone, oltre che per l’orecchiabilità del motivo, è passata nella storia della musica (undicesima canzone migliore di tutti i tempi secondo la classifica stilata dalla rivista Rolling Stone) per l’assolo di basso, inserito nella canzone, eseguito da John Entwistle, bassista del gruppo, che si è distinto per la sua difficoltà nell’esecuzione e al quale si sono ispirati molti bassisti dei decenni successivi. Anche solo il tono irriverente della traccia la rese anticipatrice del movimento punk rock degli anni settanta. Una delle frasi più citate, celebrate, e parodiate nella storia del rock è l’affermazione perentoria presente nel brano che recita: «I hope I die before I get old» (“Spero di morire prima di diventare vecchio”).
1979
Reggatta De Blanc, il secondo album in studio dei Police, arriva al primo posto della classifica britannica degli album dove resterà per quattro settimane consecutive. L’album che conteneva i grandi successi “Message in a Bottle” e “Walking on the Moon”, costò in totale appena £6.000. In questo album è più evidente l’influenza del reggae giamaicano fuso con il punk rock e new wave, a partire perfino dal titolo stesso. Reggatta de Blanc infatti potrebbe essere inteso come una sorta di storpiatura francese di “reggae per i bianchi”. Per la realizzazione dell’album, il trio dichiarò che non aveva alcun materiale da cui partire: infatti, fino a quel momento l’unica canzone scritta era “Message in a Bottle”, tra l’altro già suonata dal vivo; inoltre si pensò addirittura di registrare nuovamente il primo singolo “Fall Out”. Perciò fu necessario recuperare canzoni fino a quel momento suonate solo dal vivo (come accade per “Landlord”, lato B del singolo “Message in a Bottle”) o vecchi riff inutilizzati (l’intro di pianoforte di “Does Everyone Stare”, composto da Copeland ai tempi del college).
1984
Gli U2 arrivano per la seconda volta in vetta alla classifica degli album in Gran Bretagna con The Unforgettable Fire. Il titolo del disco è un riferimento alla omonima mostra fotografica “The Unforgettable Fire” sulle vittime delle bombe atomiche di Hiroshima e Nagasaki. L’album è stato prodotto da Brian Eno e Daniel Lanois, e conteneva il singolo “Pride (In The Name Of Love)”, dedicato a Martin Luther King. Curiosamente, il verso del brano che si riferisce all’assassinio di King («Early morning, April 4/Shot rings out in the Memphis sky», “mattina presto, 4 aprile/si sente uno sparo nel cielo di Memphis”) contiene un errore storico, perché King fu assassinato nel pomeriggio (intorno alle ore 18). Bono ha in seguito cercato di correggere l’errore cantando “early evening” anziché “early morning” in molte versioni dal vivo. Album molto più d’atmosfera rispetto al precedente War, The Unforgettable Fire fu all’epoca un drastico cambio di stile per la band. Il disco possiede arrangiamenti più ricercati e complessi ed un suono più ricco, e fu il primo degli U2 ad avere sonorità più coese. Sotto la direzione di Lanois, la batteria di Larry Mullen divenne più funky e meno invadente, e il basso di Adam Clayton, maggiormente sottile e subliminale, così da supportare le canzoni invece che sovrastarle. La band passò alcuni giorni a girare l’Irlanda con il fotografo Anton Corbijn per trovare la location adatta per la foto di copertina. Contrariamente a quanto creduto da molti, il castello in copertina non è lo Slane Castle (dove si svolsero le prime sessioni di registrazione per l’album) ma bensì il Moydrum Castle, situato nei pressi della cittadina di Athlone, nella Contea di Westmeath. Al gruppo piacquero l’ambiguità dell’immagine e il misticismo irlandese che videro in essa. La fotografia, però, eccezion fatta per la presenza dei membri della band, risultò essere una copia virtuale della copertina del libro del 1980 In Ruins: The Once Great Houses of Ireland di Simon Marsden, e gli U2 furono costretti a pagare i diritti d’immagine
2002
I Muse intraprendono un’azione legale contro Celine Dion dopo che la cantante canadese aveva annunciato che il suo prossimo show a Las Vegas si sarebbe chiamato ‘Muse’. Il cantante della band Matt Bellamy disse: ‘Non vogliamo che il pubblico possa pensare che siamo la band di supporto di Celine Dion’.
2016
Vent’anni dopo la sua prima candidatura, l’Accademia di Svezia conferisce a Bob Dylan il premio Nobel per la letteratura — “per aver creato”, dice la motivazione, “nuove espressioni poetiche all’interno della grande tradizione della canzone americana”. Fu il professore Gordon Ball, docente di letteratura dell’Università della Virginia, a indicare Dylan all’Accademia Reale Svedese come meritevole del premio nel settembre 1996. A quella prima candidatura se ne aggiunsero poi altre da studiosi americani di importanti università Usa, ottenendo anche l’appoggio del poeta Allen Ginsberg. All’epoca Ball spiegò che Dylan era stato proposto “per l’influenza che le sue canzoni e le sue liriche hanno avuto in tutto il mondo, elevando la musica a forma poetica contemporanea”. L’annuncio, accolto in sala da un vero e proprio boato, ha naturalmente creato una serie di polemiche infinite all’interno del mondo cosiddetto “accademico”, sfociate poi naturalmente, come logico in questa era di comunicazione, sui social networks.