- 1933 – Nasce a Macclesfield, Inghilterra, John Mayall, cantante, armonicista, chitarrista, e tastierista, punto di riferimento fondamentale per la scena blues britannica. La sua band John Mayall & the Bluesbreakers ha avuto nelle sue fila tra i più grandi musicisti blues come Eric Clapton Mick Taylor, Mick Fleetwood, John McVie, Jack Bruce, Peter Green, Jimmy McCulloch, Don “Sugarcane” Harris, Harvey Mandel, Larry Taylor, Aynsley Dunbar, Hughie Flint, Jon Hiseman.
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- 1947 – Nasce a San Francisco, California, Ronald Douglas “Ronnie” Montrose, chitarrista statunitense. È particolarmente noto per essere stato il fondatore dei Montrose e in seguito dei meno noti Gamma, ma ha anche collaborato con noti artisti del calibro di Edgar Winter e Van Morrison, oltre ad aver intrapreso una carriera solista, attiva soprattutto negli anni novanta. La mattina del 3 marzo, 2012 alle 11:01, una serie di messaggi di testo con la moglie Leighsa precedettero il suicidio: “… Io ho la 38 in mano e sono pronto ad andare.” “Mi dispiace tanto. Eppure ho la pistola in mano. Vado a fare quel viaggio. Ti amo tantissimo.” A questo punto Leighsa chiamò Ronnie e gli ha chiese di venire a casa sua. Lui accettò ma Leighsa non aspettò e decise di andare lei a casa di Ronnie, ma in quel momento notò un altro testo sul suo telefono cellulare. “Non posso. Ho la pistola alla testa.” Leighsa si precipitò a casa di Ronnie insieme alla madre di lei, dove lo trovarono in soggiorno. È stato dichiarato dal coroner morto a mezzogiorno.
- 1968 – Nasce a Thurso, Scozia, Martin Carr, chitarrista e principale compositore degli shoegazers The Boo Radleys.
- 1969 – The Beatles arrivano in vetta alle classifiche americane con il loro 26° singolo “Come Together / Something”, il loro 18° N°1 in USA. La primissima versione del brano, intitolata provvisoriamente “Let’s Get It Together”, può essere ascoltata nei nastri riguardanti il secondo Bed-In di Lennon in Canada. Il ritornello «Come Together!» fu ispirato a Lennon dalla campagna di Timothy Leary per diventare Governatore della California, il cui motto era “Come together, join the party!”. Doveva anzi essere la canzone politica che accompagnava i comizi, ma Leary venne sconfitto dal candidato repubblicano Ronald Reagan ‘Something’ fu l’unico brano dei Beatles scritto da George Harrison pubblicato come Lato A dei un singolo e a raggiungere la vetta delle classifiche americane. La canzone fu reinterpretata da oltre 150 artisti tra cui Elvis Presley, Shirley Bassey, Frank Sinatra, Ray Charles, Bob Dylan, Tony Bennett, James Brown, Julio Iglesias, Eric Clapton, Joe Cocker e Sarah Vaughan ed è la canzone dei Beatles con più cover dopo “Yesterday”. Harrison disse che, tra tutte le reinterpretazioni, la sua preferita era quella di James Brown, che peraltro aveva nel suo jukebox personale.
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- 2001 – Muore George Harrison (foto di copertina) nella casa di Ringo Starr a Beverly Hills. Aveva 58 anni e il decesso è dovuto a causa dell’insorgere di un tumore al cervello, sviluppatosi dopo il cancro secondario a un polmone. Il suo corpo è stato cremato, come da lui richiesto nelle sue ultime volontà, e le sue ceneri, raccolte in una scatola di cartone, sono state sparse nel sacro fiume indiano, il Gange, secondo la tradizione induista. Dal 1960 al 1970 è stato il chitarrista solista e cantante dei Beatles; dopo lo scioglimento del gruppo (il cui ultimo atto coincise, nel gennaio 1970, con la seduta di studio della canzone scritta da Harrison “I Me Mine”) ha intrapreso la carriera individuale, sia come musicista che come produttore musicale e cinematografico. Fu anche un fondatore e membro del gruppo dei Traveling Wilburys. Durante gli anni trascorsi con i Beatles realizzò venticinque canzoni. Tutti gli album del gruppo da ‘With the Beatles’ contenevano generalmente due o più brani di sua composizione; molto celebri sono i suoi brani composti negli ultimi anni del gruppo; “While My Guitar Gently Weeps”, “Something” e “Here Comes the Sun”. Dopo lo scioglimento del gruppo realizzò il suo primo album solista, contenente molti brani che non erano stati pubblicati negli ultimi album dei Beatles, ‘All Things Must Pass’. In aggiunta al lavoro solista collaborò anche con Ringo Starr, Eric Clapton, Jeff Lynne e Tom Petty. Harrison conobbe la cultura e la musica indiana nella seconda metà degli anni sessanta e ne divenne profondo estimatore; introdusse notevoli sonorità di origine indiana sia nei Beatles, sia nel lavoro solista. Assieme al musicista indiano Ravi Shankar organizzò, nell’agosto 1971, il celebre The Concert for Bangladesh, primo concerto benefico nella storia della musica, in cui parteciparono anche Starr, Clapton, Shankar e Bob Dylan.
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